Si tratta di un alimentatore modulare per computer desktop con potenza di 550 wat in cui, contrariamente agli alimentatori modulari della Cooler master provati finora, sono staccabili proprio tutti i cavi, compresi quelli per l’alimentazione della scheda madre anche se non ho capito l’utilità di questo accorgimento. Infatti, se è vero che la modularità di un alimentatore permette di collegare all’alimentatore stesso solo i cavi che servono per alimentare gli hard disk, i masterizzatori in uso eccetera senza riempire inutilmente il computer di fili che tra l’altro ostacolano il passaggio dell’aria rendendo il raffreddamento più difficile, è altrettanto vero che se non colleghi i cavi per alimentare la scheda madre non puoi usare il computer e quindi tanto valeva lasciarli fissi come in effetti erano negli alimentatori Cooler master da me provati.
Il cavo a piattina con spine molex, un po’ più corto dei cavi sata ma sufficientemente lungo per alimentare le periferiche, possiede tre spine zigrinate in modo tale da renderne più facile l’impugnatura in modo da poterle staccare più facilmente dalle periferiche rispetto alle tradizionali spine molex; non c’è la spina tipo floppy e quindi, se ti serve, dovrai usare un adattatore. La spina tipo floppy non è utilizzata solo per i drive dei vecchi dischetti ma anche nelle vecchie schede audio della Creative come la live drive, un’unità che s’inseriva nella parte anteriore del pc come si trattasse di un masterizzatore.
I due cavi sata, sempre a piattina, sono assai lunghi perché hanno quattro spine al posto delle solite tre e quindi, in molti casi, ne puoi collegare uno solo. Da notare che se hai dei vecchi cavi molex o sata di un alimentatore modulare Cooler master non li puoi utilizzare nell’Asus perché la spina che s’inserisce nell’alimentatore è meccanicamente diversa.
Il cavo guainato con 24 pin per l’alimentazione della scheda madre, ha due spine che vanno inserite sulla parte superiore dell’alimentatore mentre dal lato della scheda madre ha un’unica spina a 24 pin e non due spine, una da 20 e l’altra da 4 pin, come a volte accade in modo da garantire la compatibilità con le vecchie schede alimentate solo con 20 pin. Comunque puoi alimentare ugualmente le vecchie schede lasciando liberi i quattro pin che non servono come visto in passato.
A questo punto chi assembla computer sa bene che per alimentare la scheda madre occorre solo un altro cavo per i 12 volt con 4+4 pin e non ho capito perché l’alimentatore Asus rog 550g ne prevede due: uno può essere collegato accanto a quello con 24 pin mentre l’altro si potrebbe collegare alla presa sottostante ma naturalmente ne ho utilizzato uno solo. Comunque anche questi cavi sono ricoperti da una guaina e ciò fa sì che i singoli fili non s’impiglino nelle periferiche o nel case. L’elenco dei cavi posto nelle istruzioni parla di un cavo con 4+4 pin e un altro con 4 pin per alimentare una periferica e non so se per quest’ultimo si riferiscono al secondo cavo 4+4 o al cavo molex; oltretutto non vedendo le figure… Mi sto anche chiedendo se per caso non vi siano schede grafiche alimentate con 4+4 pin oppure, anche se la cosa mi sembra strana, schede madri che necessitano di due cavi con 4+4 pin; se ne sai qualcosa, metti un commento nel blog.
Sempre con guaina, ci sono poi i soliti due cavi per l’alimentazione delle schede grafiche che la necessitano.
La serie rog strix degli alimentatori Asus adopera quella che pomposamente viene chiamata “Tecnologia zero db” che in pratica consiste in questo: una buona parte del raffreddamento dell’apparecchio viene svolto tramite dissipatori passivi, ossia da dissipatori metallici che non hanno alcun movimento meccanico e quindi che non producono rumore, zero db appunto. Si scrive che questi dissipatori, chiamati rog e utilizzati anche in altri prodotti Asus, hanno un volume due volte superiore rispetto ad altri; quanto siano effettivamente grandi non lo so perché, essendo in garanzia, non ho ancora aperto l’alimentatore.
Oltre al solito interruttore per accendere e spegnere l’apparecchio, sul pannello posteriore dell’Asus rog strix troviamo un altro pulsante che accende o spegne la ventola; naturalmente quando la ventola è spenta il raffreddamento viene lasciato tutto ai dissipatori passivi rog ma da quanto ho letto in rete riferito però al modello con 650 wat, ciò è vero fino ad un certo punto. Infatti, quando l’alimentatore deve emettere il 40% della sua potenza, la ventola dovrebbe accendersi automaticamente anche se il pulsante è in posizione off ma a tale proposito le istruzioni non dicono niente. Tuttavia, sarà perché non ho una scheda grafica eccezionale, durante l’uso del pc la ventola non è mai entrata in funzione; in ogni caso, se l’accendi il rumore che produce è assai contenuto anche se un po’ superiore rispetto a quello prodotto dalla ventola del silent pro di Cooler master. Inoltre, per quanto provato finora, i dissipatori rog funzionano egregiamente o comunque i componenti non emettono tanto calore visto che con la ventola spenta l’alimentatore non scalda per niente anche in estate e a tale proposito mi è venuto in mente quando tanti anni fa un tecnico sembrava aver scoperto l’acqua calda nel modificare un alimentatore economico mettendoci una ventola che girasse piano in modo da produrre poco rumore; Certo, il rumore era bassissimo ma l’alimentatore scaldava proprio perché non era stato progettato ad avere una ventola che girasse così piano e non aveva dissipatori passivi adatti a disperdere tutto il calore. Eravamo nel lontanissimo 2006 quando certamente d’informatica ne sapevo un po’ meno ma anche all’epoca avevo dei dubbi su tale modifica come puoi leggere
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