Freedos 1.3-rc3 è aggiornato al 31 maggio 2020 e gli appunti seguenti descrivono alcune differenze rispetto alla versione precedente oppure approfondiscono o illustrano argomenti di freedos che in passato non conoscevo e lo puoi scaricare anche dal
mio sito.
chiavetta d’installazione e file di avvio
Attualmente il file immagine per l’installazione da chiavetta ne crea una con capacità di circa un giga e quindi è stata un po’ aumentata rispetto alla versione 1.2 ma con le capacità attuali delle chiavette non c’è nessun problema.
Oltre a fdconfig.sys visto nella versione 1.2, al posto di autoexec.bat nell’attuale chiavetta viene usato
fdauto.bat
e quindi sarà quel file che dovrai modificare in caso di necessità. Per continuare ad usare autoexec.bat, file che ovviamente dovrà essere creato o provenire dalla rinomina di fdauto.bat, basta togliere l’uguale e il nome di file dopo l’opzione /p nella riga seguente di fdconfig:
shellhigh=\freedos\bin\command.com \freedos\bin /:e2048 /p=fdauto.bat
Analogamente, togliendo tutto il testo e lasciando quindi in bianco il pezzo di riga dopo l’opzione /p, viene ugualmente usato autoexec.bat a causa delle regole del dos. Al posto di autoexe.bat oppure di fdauto.bat possiamo utilizzare qualsiasi altro nome di file con estensione bat posto dopo l’opzione /p, ad esempio pippo.bat, e sarà quel file ad essere utilizzato per l’avvio del pc. Naturalmente le regole appena viste non servono solo per la chiavetta di avvio ma sono valide anche per quando freedos verrà caricato dall’hard disk dopo l’installazione.
Tra i file già scompattati, nella chiavetta d’installazione non ci sono keyb.exe e keyboard.sys e quindi per metterli nella configurazione di avvio bisogna prelevarli dai percorsi seguenti:
\packages\base\keyb.zip
\packages\base\keyb_lay.zip
Invece country.sys si trova già scompattato nel percorso:
\freedos\bin\country.sys
Installazione
L’ho provata con la scheda madre gigabyte ga-p55a-ud3 di un computer i5 configurato con un solo hard disk, un masterizzatore, un floppy e la chiavetta di avvio. Avviando il pc da quest’ultima però senza che venga avviata automaticamente l’installazione di freedos e facendola fermare al prompt come visto in
passato
in modo che l’installazione del sistema sia accessibile anche da chi non vede, per farla partire basta digitare:
setup
senza l’unità di destinazione; freedos verrà automaticamente installato nel disco fisso.
Apparentemente l’avvio di setup attiva l’audio del pc perché dalle casse si sente un fruscio e quando ci si sposta con la barra braille mb408l si sente un leggero beep che invece non si avverte con difon2. Ho scritto apparentemente perché dopo l’installazione non sono stato ancora capace d’usare l’audio e quindi nutro dei dubbi anche se non penso che dalle casse si possa sentire un fruscio con l’audio disattivato. Durante l’installazione, l’audio si spegne quando vengono copiati i file e si riaccende poco prima del riavvio del pc. Quelli scritti sopra possono essere punti di riferimento per l’installazione da parte di chi non vede.
Se l’hard disk è completamente bianco, ossia privo di formattazione e partizione, stranamente chiede solo di formattarlo ma non di partizionarlo; tuttavia, proprio perché il disco non è partizionato, la formattazione non avviene e naturalmente si ottiene un errore che fa uscire freedos dall’installazione. Non ho provato con un altro programma a fare una partizione non formattata e successivamente a svolgere l’installazione con freedos. Quindi, oltre che per gli accorgimenti rivolti ai non vedenti visti in passato, a causa dell’errore visto sopra consiglio di partizionare e formattare il disco con un altro programma prima d’installare freedos.
Una volta partizionato e formattato il disco, l’installazione è identica a quella della versione 1.2 fino alla scelta tastiera; invece i tipi d’installazione che si selezionano dopo la scelta tastiera sono:
• plain dos system,
• plain dos system, with sources,
• full installation including applications and games, (default),
• full installation with sources.
Se non si desiderano i sorgenti, è bene svolgere l’installazione di default perché oltre ai giochi inserisce programmi che non ci sono con le installazioni 1 e 2. Poi si prosegue come al solito.
Dopo l’installazione
Una volta installato, a causa del fruscio e del leggero beep visti sopra Sembra attivare L’audio in tutti i jack della ga-p55a-ud3 ma pur avendo provato con più programmi non riesco a farlo funzionare. Uno di questi semplicemente non suona mentre un altro dice che non trova la soud blaster che nella mia configurazione non c’è e l’inganno di attivargli la relativa variabile nel file di avvio non è servito a niente.
Parte con la tastiera italiana ma con il country sbagliato che dovrai modificare per l’italiano ed ha un fdconfig provvisto di menu di avvio.
Pur avviandosi, mi dà un errore nella partizione visibile nella prima schermata dopo l’avvio e stampabile con una stampante braille parallela. Non ho fatto caso se l’errore c’era anche nella versione 1.2 e se dipende dal fatto che sto usando una partizione in fat32 con la capacità di ben 500 gb, ossia tutto l’hard disk da me utilizzato.
Menu di avvio dopo l’installazione
Ad eccezione della pressione di f8, lo stesso menu scritto di seguito è leggibile anche aprendo il file fdconfig.sys.
Se all’avvio non si preme alcun tasto, il pc parte immediatamente con il menu di default che è quello contrassegnato con il numero 1.
Ad eccezione del tasto Invio, Per attivare il menu di avvio premere un tasto qualsiasi durante il caricamento del pc; se invece premiamo ripetutamente invio durante il caricamento, il pc entra nel menu e lo fa partire con il default. Una volta entrati nel menu possiamo rimanerci per tutto il tempo necessario perché non ha limiti di tempo ed è possibile stamparlo con una stampante braille parallela anche se non è strettamente necessario perché, ad eccezione del caricamento passo-passo, possiamo leggere tutte le altre opzioni semplicemente aprendo il file fdconfig.sys. La scelta va fatta con i numeri da uno a quattro senza invio come segue:
1: load freedos with jemmex, no ems (most umbs), max ram free
(carica freedos con jemmex, niente ems (molti umbs), massima memoria libera)
2: load freedos with jemm386 (expanded memory)
(carica freedos con jemme386 (memoria espansa)
3: load freedos low witch some drivers (safe mode)
(carica freedos in basso con qualche drivers (modo sicuro)
4: load freedos withouth drivers (emergency mode)
(carica freedos senza drivers (modalità emergenza)
single stepping (f8) is: off
(il singolo passo è off).
Premendo f8 il caricamento passo passo viene attivato e ad ogni invio chiede conferma o meno sul componente da caricare. Una volta resettato il pc, single stepping, che nel menu lo scrivono senza spazio, ritorna ad off. Visto che in questa fase non è possibile caricare una sintesi vocale o una barra braille, a meno di non scriversi preventivamente i vari passaggi fatti guardare da una persona vedente, l’unico modo per fare il caricamento passo- passo da parte di chi non vede è quello d’usare una stampante braille parallela consumando però un sacco di carta.
Programmi e parametri di configurazione
Punto esclamativo
Non so a cosa serve il punto esclamativo posto all’inizio di varie righe in fdconfig.sys. Ho provato a toglierlo e metterlo ma apparentemente non cambia nulla ed era presente anche nella versione 1.2.
Computer preistorici
Fdauto.bat contiene addirittura la configurazione per gli 8086.
Gestori memoria
Jemmex.exe e jemm386.exe sono nuovi gestori di memoria. Jemmex può essere usato al posto di himemx.exe.
Devload (load dos device)
Serve a caricare i device in fdconfig.sys o in fdauto.bat e con molta probabilità anche manualmente.
Masterizzatore dvd
Con l’utilizzo di devload (load dos device), può essere caricato senza il driver in fdconfig.sys mettendo tutti i comandi in fdauto.bat tramite la riga seguente:
devload /h /q %dosdir%\bin\udvd2.sys /d:fdcd0001
da questa riga si capisce che udvd2.sys è il driver per il masterizzatore; al posto di mscdex di Microsoft viene usato shsucdx. La configurazione originale di freedos carica il masterizzatore in più righe di fdauto.bat e tuttavia questo funziona anche solo con la riga scritta sopra che è la più completa. Tuttavia ho provato solo a leggere ma non a masterizzare.
Mettere l’italiano
Nel percorso:
fdos\nls
ci sono i programmi in varie lingue. Tredici file hanno l’estensione it, ad esempio diskcopy.it, e le variabili affinché questi file it possano essere utilizzati dal sistema sono:
set lang=it
set nlspath=%dosdir%\nls
la prima determina la lingua mentre la seconda dice al computer in quale directory deve andare a prendere le traduzioni.
Il command nelle varie lingue ha invece l’estensione com e il nome costituito dal prefisso cmd, dal segno meno e dalla sigla della lingua. Ad esempio quello in italiano è:
cmd-it.com
quindi basta copiarlo con nome command.com andando a sostituire quello nella sottodirectory bin e in radice del disco (per la configurazione di default basterebbe solo quello della sottodirectory bin).
Purtroppo tanti programmi rimangono in inglese perché qui in Italia facciamo solo click click con windows 10.