In passato ho scritto che è possibile togliere la parte superiore di una casella braille della mb408l senza sfilare i puntini. L’avevo fatto diverse volte e mi era sempre andata bene. siccome non faccio queste cose tanto per giocare ma solo quando serve, mi sono accorto solo in questi giorni che non sempre la cosa va a buon fine. Capita infatti che nel togliere la parte superiore della casella venga via anche la piastrina sottostante e quindi che si tolgano anche i puntini. In questo caso se sei non vedente dovrai fare molta attenzione che non ti cadano perché rotolando da tutte le parti è difficile riacchiapparli senza l’aiuto di un vedente. Per tanto, quando lavori con queste cose o altri oggetti di piccole dimensioni, fallo mettendoti sempre sopra ad un recipiente, ad esempio va bene il coperchio di una scatola di cioccolatini Ferrero Roché (si scrive così?) perché ha gli angoli smussati e le piccole cose non s’incastrano negli angoli stessi. Muovendo leggermente il coperchio puoi anche sapere se hai rimesso tutti i pezzettini al loro posto ed inclinandolo leggermente in modo che il pezzettino vada ad accostarsi al bordo puoi acchiapparlo con facilità.
Il discorso fatto sopra vale per i caratteri della mb408l di vecchio tipo, quelli nuovi non li ho mai smontati. Sotto la seconda piastrina ve ne è un’altra altrettanto forellata che resta però attaccata alla parte sottostante della casella.
Non essendo un tecnico di righe braille, non so quale sia la tecnica più adatta per rimontare la casella quando si tolgono i puntini come visto sopra, qui ti dico solo la mia piccola esperienza con due mb408l che sembrano uguali ma uguali non sono.
Come già visto, i puntini 7 ed 8 sono quelli più lunghi e vanno via via accorciandosi fino ai puntini 1 e 4 che sono i più corti. Io infilo i puntini al loro posto prima nella piastrina sottostante naturalmente facendo in modo che la parte con la tacca del cilindretto sia quella superiore. Poi appoggio sul tavolo/scatola di cioccolatini la piastrina superiore con la parte interna verso l’alto e vi accosto la piastrina sottostante che contiene i puntini. Successivamente vado ad infilare tutto il blocchetto che ho costruito nella casella della barra braille ma qui c’è una difficoltà: in un esemplare ho notato che la cosa è abbastanza semplice perché il blochetto risulta abbastanza compatto, mentre nell’altro esemplare i puntini si sfilano facilmente e, tra l’altro, essendo più mobili non è facile infilarli tutte e otto contemporanea- mente soprattutto per chi non vede.
Una seconda tecnica che però non ho sperimentato e che mi sembra più facile per chi vede rispetto a chi non adopera la vista, sarebbe quella di accostare la seconda piastrina alla casella e di metterci i puntini ad uno ad uno e poi infilarci la parte superiore della casella.
Il problema di questa seconda piastrina invece non c’è in un tipo di celle guaste che ho avuto che, ad occhio, pardon, al tatto, potrebbero essere della Baum. Qui infatti la seconda piastrina non c’è e quando togli la parte superiore della casella i puntini rimangono comunque al loro posto perché infilati nei fori di quella che corrisponde alla terza piastrina vista sopra.
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