Dei cassetti sata ho parlato tante volte dedicando loro degli articoli specifici oppure parlandone in articoli in cui in qualche modo c’entravano e per questo forse qualcuno si sarà anche scocciato di sentirne parlare; tuttavia se torno sull’argomento è perché il modello st135 della Joy jye presenta delle peculiarità che meritano un po’ di attenzione e approfondiscono la conoscenza di questo componente. Naturalmente non ripeterò quanto scritto in passato e quindi se per la piena comprensione dell’articolo ti servono le informazioni precedenti puoi trovarle nei numeri: 54, 57, 62, 64, 65, 66, 74, 77, 81 e 82, ma che palle! di Fuori serie nel sito:
www.centroelettronica.info
e, prossimamente, anche negli articoli precedenti di questo blog.
A parte la maniglia in plastica, per il resto il cassetto per hard disk sata st135 della Jou jye è completamente in alluminio, compreso l’alloggiamento in cui andrà inserito, e questo fa sì che non vi siano problemi con il metodo di fissaggio senza viti della Cooler master. E’ adatto ad un alloggiamento da 5 pollici e nel Cooler master gladiator 600 entra con molta precisione e quindi per un fissaggio stabile basta quello senza viti. Può essere alimentato con il connettore di alimentazione sata a 15 pin oppure con il più anziano molex a 4 pin e naturalmente per i dati necessita di un cavo sata a 7 pin. E’ compatibile con sata I, sata II e sata III e a tale proposito devo ancora capire perché quel maiale di cassetto Digitus descritto in passato non funziona con sata III; d’accordo che era compatibile solo fino a sata II, ma visto che i pin sono gli stessi e posso un po’ comprendere un certo rallentamento per la qualità del materiale, ma che mi blocchi il computer…
Tornando al Jou jye st-135, in dotazione vi è una cartina d’istruzioni che dice poco, un tradizionale cavo sata dritto e senza clips lungo circa 60 cm e un sachettino con le chiavi per la serratura che fa anche da interruttore e dodici viti (quattro per tipo). Naturalmente anche se non adoperi il fissaggio Cooler master di viti te ne servono solo otto ma ne hanno messe in più in modo da adattarlo alle varie situazioni. Una volta estratto dall’alloggiamento, noti che la parte posteriore del cassetto è aperta ed è da quella che dovrai inserire il disco, la rimozione del coperchio serve solo per tenere fermo l’hard disk fin che lo avviti. Contrariamente a quanto si penserebbe, per togliere il coperchio devi avvitare una vite che, tenendo il componente con il frontale davanti a te, trovi sull’angolo posteriore sinistro. No, non è una vite al contrario, è che avvitandola, la testa rientra e lascia scorrere il coperchio verso la parte posteriore. A parte il fatto che io uso i cassetti sempre senza coperchio, se lo reinserisci, per fissarlo dovrai svitare la vite che, a meno di non forzare come un dannato, si svita solo fino ad un certo punto e cioè quello sufficiente affinché il coperchio sia ben fisso (il componente era confezionato con il coperchio fissato solo in parte in modo che si potesse capire che poteva essere tolto). Per avvitare l’hard disk ho usato le viti con testa più piatta le quali necessitano di un cacciavite più piccolo rispetto a quello adoperato di solito per smontare i computer e vanno inserite nei fori che trovi sul fondo del cassetto ovviamente dall’esterno. L’hard disk non necessita di cavi e una volta avvitato i contatti sono a filo con il bordo posteriore del cassetto e nell’inserire il componente nell’alloggiamento i contatti si incastreranno docilmente con quelli dell’alloggiamento stesso. Non so se il costruttore l’abbia pensato, ma visto che prima dell’inserimento nell’apposito alloggiamento la parte posteriore del cassetto rimane con i contatti visibili dell’hard disk, in caso di necessità è possibile collegare quest’ultimo ad un adattatore sata-usb senza doverlo svitare e togliere dal cassetto. Un’altra buona particolarità di questo modello è che la ventolina da 4 cm posta sul frontale è piuttosto silenziosa ma, cosa ancora più importante, non emette quella fastidiosa nota che altre ventoline del genere emettono facendoti diventare scemo quando stai davanti al computer per un’ora. A riguardo di questa ventolina le istruzioni non danno la rumorosità, dicono solo che è resistente alla polvere. Per ragioni fisiche che non mi spiego fino in fondo, la nota la si sente invece leggermente se il componente viene provato senza hard disk e in queste condizioni aumenta un pochino se tocchi la feritoia davanti alla ventolina. Ma visto che con l’hard disk inserito la nota sparisce e che la ventolina diventa piuttosto silenziosa, forse non conviene rimuoverla per diminuire il rumore del pc come forse ho scritto d’aver fatto in passato anche perché il raffreddamento che si ottiene in questo caso è davvero ottimo: dopo un’ora e mezza circa di lavoro ad una temperatura ambiente di circa 20 gradi, l’hard disk aveva una temperatura di soli 24 gradi. Ma visto che un hard disk può raggiungere tranquillamente i 50 gradi, non è detto che se un giorno mi scoccio la tolgo. Tra parentesi, il fatto di togliere le ventole ai cassetti non è così strampalato visto che in internet ho trovato un modello per sata II della Techly che ne era privo. Tornando al nostro modello, Sul frontale vi sono due led: uno segnala l’alimentazione mentre il secondo avvisa dell’accesso al disco. Di questo componente la Jou jye fa anche altri modelli ma quelli più economici non li ho nemmeno presi in considerazione. Vi è invece un modello con una ventola da 8 cm sul retro dell’alloggiamento e poi altri per più hard disk. La Jou jye sembra una ditta tedesca anche se sulla scatola trovo scritto made in Cina e volevo andare nel suo sito
www.jj-computer.com
ma quel maiale di antivirus me lo blocca forse per un falso positivo perché penso, o almeno si spera, che una ditta tenga il sito pulito anche se alla fine non mi sono fidato ad insistere ma forse è solo che, essendo stato creato in laboratorio, i tecnici hanno sbagliato fialetta e da panda il mio antivirus è diventato suino! Questa marca di componenti la puoi trovare nel sito:
www.conrad.it
dove oltre a cercarli come cassetti per hard disk sata, li trovi e sono catalogati come hard disk di ricambio anche se il nome non dà proprio il senso giusto della cosa e si addice maggiormente ai ricambi degli hard disk per i computer portatili. Inoltre, e non so bene se sia una catalogazione di conrad o di Jou jye, sono catalogati anche come placche per hard disk ma forse in questo caso vengono inseriti anche tutti gli altri accessori per hard disk che magari si collegano esternamente al computer.
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