Nota del 2022: qui s’intende la rubrica utilizzata da outlook express; le istruzioni sono state scritte per xp ma sono valide anche per windows 7 e 10.
Per gli stessi motivi già visti per i Preferiti, anche la rubrica di xp è uno di quei dati che può essere sovrascritto erroneamente se usi frequentemente Ghost o qualsiasi altro programma di ripristino del sistema. E’ possibile spostare la rubrica in una partizione o in un disco diverso da quello in cui risiede windows e per farlo dovremo mettere mano al registro come abbiamo fatto per i preferiti ma in questo caso la cosa è più facile perché si tratta di modificare una sola chiave. Supponendo di voler mettere la rubrica nella partizione d, procedi in questo modo.
1) Crea una cartella nella partizione d che puoi chiamare semplicemente rubrica.
2) Nella cartella appena creata copia la rubrica di windows che per default trovi nel percorso:
\document and settings\nomeutente\dati applicazioni\microsoft\address book\nomeutente.wab
Siccome il programma della rubrica effettua il backup dei dati in un file con lo stesso nome e con la stessa estensione ma con l’aggiunta della tilde finale che la sintesi non dice direttamente, fai attenzione a copiare veramente il file con la sola estensione wab senza tilde. Non sei obbligato a mantenere lo stesso nome, la rubrica può essere chiamata anche cocomero! L’importante è che abbia l’estensione .wab.
Nota del 2022: in windows 7 e 10 la rubrica di outlook express si trova nel percorso seguente:
\Users\Nomeutente\AppData\Roaming\Microsoft\Address Book\Nomeutente.wab
3) Da Esegui scrivi regedit per aprire il registro e chiudi i percorsi eventualmente aperti con la freccia sinistra.
4) la stringa da modificare si trova nel percorso:
HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\WAB\WAB4\Wab File Name
nel quale andrai tramite le frecce e magari digitando l’iniziale di una determinata chiave per avvicinarti ad essa senza scorrerle tutte.
5) Una volta che ti trovi su wab file name, spara un colpo di tab, piano! Facevo per dire! Comunque premi tab e con la freccia selezioni l’unica stringa esistente. Dal menu di contesto scegli Modifica e, dopo aver tolto l’attuale percorso con bakspace, digita quello nuovo comprensivo del nome che hai dato alla rubrica come ad esempio:
d:\rubrica\orbi.wab
e conferma con invio.
6) Con alt+f4 chiudi il registro e riavvia il sistema. Vai nella rubrica di windows come facevi di solito e aggiungi un indirizzo (se preferisci ne puoi anche cancellare uno che non ti serve) e poi vai nella nuova cartella in cui hai copiato la rubrica. Se tutto è andato bene, avrai due file di cui uno ha l’estensione che termina con la tilde perché rappresenta il backup dei dati dovuto alla modifica appena apportata.
Categoria: Computer, hardware e software
esperienze reali con hardware e software, niente sentito dire
Negli anni ’90 avevo una scheda grafica che funzionava perfettamente in dos, sia in modalità testo che in modo grafico, ma che a volte in windows si bloccava. Probabilmente, quando la grafica era un po’ spinta ed andava ad utilizzare tutta la sua memoria, ricordo che anche le schede grafiche ne hanno una, a causa di qualche settore danneggiato della memoria stessa la scheda si bloccava. Non avrei mai pensato che potesse capitare l’inverso, cioè che una scheda grafica smettesse di funzionare in modo testo continuando a lavorare in modo grafico. Ecco come si presenta il guasto.
Mbcom è il programma per trasferire parametri e codice/firmware da disco alla barra braille mb408l e viceversa utilizzabile da dos reale.
Un tempo la batteria della scheda madre di un computer era saldata allo stampato e serviva a tenere in vita l’orologio quando il pc era spento visto che le altre poche impostazioni venivano fatte con degli switch. Successivamente la batteria è stata usata per mantenere tutte le impostazioni del bios (o quasi tutte), anche se in un primo tempo queste venivano fatte tramite un apposito programma in dotazione al computer. Oltre ad essere saldata, nei vecchi computer, come l’Epson ax3/20, la batteria veniva collegata alla scheda madre tramite un connettore. Capitava di non trovare più la pila ed allora si metteva un portabatterie con delle pile stilo qualsiasi e le si collegava alla scheda tramite il connettore recuperato dalla pila scarica. Non so dirti quando è cominciato l’uso delle batterie a pastiglia, sono comunque molti anni. Non c’è una posizione standard in cui trovare la batteria di una scheda madre; a volte è in basso a destra, quella che ho sostituito qualche settimana fa era quasi completamente sotto la scheda grafica. La noti perché senti un cerchio liscio sotto le dita e quello che stai toccando è il polo positivo che fa contatto con il portabatteria tramite il bordo del cerchio. La faccia inferiore della pila ovviamente è il polo negativo e si riconosce per il segno di giunzione esistente tra le due superfici; la parte negativa è leggermente più piccola e a volte leggermente ruvida. In una vecchia scheda, l’alloggiamento per la pila non aveva nessuna sporgenza e la batteria era leggermente incastrata ed era facile toglierla. Nelle schede Asus viste in questi anni, l’alloggiamento per la pila ha due sporgenze agli estremi del cerchio le quali fanno sì che la pila sia ben incastrata. In certi casi, soprattutto se hai la scheda madre sul banco, la pila si toglie facilmente. Basta tirare leggermente verso l’esterno una delle sporgenze del portapile e, con l’altra mano, alzare la pila infilando l’unghia tra il portapile e la pila stessa. Puoi notare che è soprattutto una delle due sporgenze del portabatteria a muoversi ma la sua posizione cambia a seconda di come è stato montato. A volte invece ti devi aiutare con un cacciavite. Un amico diceva che bisognava usarne uno in plastica in modo da non fare corti; quello che avevo era troppo grosso per tale operazione e mi scocciava limarlo. Così ho adoperato un normale cacciavite da orologiaio, ovviamente in metallo, senza fare nessun danno. Naturalmente questa operazione va fatta a computer spento. Quando compri un computer o una scheda madre, la batteria potrebbe avere diversi mesi e anche anni visto che viene messa nella scheda quando questa esce dalla fabbrica. La pila dura comunque diversi anni; tanto per fare un esempio ti dirò che quella sostituita qualche settimana fa era di una scheda acquistata nel 2001 la quale però aveva già qualche anno (forse è stata fatta nel ’99 o nel 2000. Quella del pentium 66 ha tredici anni, tanto che mi viene da pensare che non ci sia e che le impostazioni siano tenute in altro modo ma…
Nota del 2022: in seguito la batteria di quel pentium 66 si è scaricata ma nella scheda madre Intel non l’ho trovata e non l’ha trovata nemmeno chi ci vede; evidentemente l’hanno inserita in qualche integrato o altro componente.
Il primo sintomo di una pila scarica è l’orologio che resta indietro quando il computer resta spento per un certo periodo. Ma forse non sempre è così. Dico forse perché quella del pentium III sostituita qualche settimana fa non mi ha dato il segnale dell’orologio indietro ma potrebbe essere che io non me ne sia accorto visto che quel computer attualmente lo uso poco. Un giorno sono andato ad accenderlo e non si caricava più. Premevo dei tasti e sentivo un beep. Dentro era tutto a posto e non capivo perché non si avviasse. Come al solito era una cosa semplicissima, sarebbe bastato avere un briciolo di vista per scoprirla subito. Provavo a stampare la schermata con risultati nulli. Ma il Signore mi ha dato una mano facendomi premere f10 ed invio. Il computer si è riavviato ed ho capito che era entrato nel setup del bios. La data era al 1998 e mettendola a posto, tornava al 1998 dopo un po’ che era spento ed inoltre ripartiva sempre andando dentro al setup. Ovviamente c’era la pila scarica e ho anche notato che i pentium III non vanno al 1980 come i computer più vecchi. Non è detto che altre schede madri entrino nel bios quando la pila è scarica.
Le batterie a pastiglia, se completamente cariche, misurano 3 volt.
Nota del 2015: per completezza d’informazione aggiungo Questo. Come sai, le batterie a pastiglia non hanno tutte la stessa dimensione. Per distinguerle hanno una sigla e quelle di una scheda madre per pc di solito hanno la sigla cr2032. Non ho esperienza con la batteria del setup dei portatili. Negli anni ’90 un amico aveva una scheda madre con una batteria a pastiglia che non trovava nei negozi per pc, non so poi se l’abbia trovata, io la ricordo più grande delle cr2032 ma potrei anche sbagliare visto che è passato tanto tempo.