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Computer, hardware e software

Drive interno per floppy e card reader nilox, prove e difetti quasi nascosti

Ovviamente non è un componente nuovo, lo scorso aprile si trovava ancora su:
www.e-frog.it
e anche su un altro sito che, se non ricordo male, era
www.eprice.it
dove però il prezzo era notevolmente più alto. Si presenta come un normale drive per floppy da inserire nei pc ormai datati con la differenza che sul frontale anteriore oltre al vano per il dischetto ne trovi altri quattro per le schedine di memoria e una ppresa usb non documentata nei siti. Oltre che con i floppy, ho provato questo componente solo con le sd, le sdhc e le micro sd (ovviamente tramite l’adattatore). Contrariamente agli altri apparecchi che ho, le sd vanno inserite con la linguetta per la protezione da scrittura verso destra e quindi con i contatti verso l’alto. Sul frontale posteriore del drive trovi il classico connettore di alimentazione tipo floppy, quello per i dati e un ulteriore cavo a piattina con otto fili che una volta uscito dal componente termina con una spina femmina adatta ad essere inserita in una delle prese per usb 2.0 supplementari della scheda madre. Ricordo che la presa usb 2.0 sulla scheda madre non ha otto pin ma bensì 10-1, ossia da un lato ne manca uno per permettere alle spine che verranno collegate di entrare in un sol senso come nel caso del componente in prova. La presa usb e i vani che costituiscono il card reader prendono l’alimentazione dalla scheda madre e quindi se non vuoi usare il floppy oppure la scheda madre in uso non lo prevede puoi utiilizzare il card reader e la porta usb senza collegare il cavo di alimentazione tipo floppy e naturalmente senza collegare il cavo dei dati del floppy. Montando il drive con un frame in plastica ho notato che le quattro viti in dotazione sono troppo corte per avvitarlo al frame stesso, vanno bene invece per fissare al cabinet il componente o il frame. I quattro fori sul drive sono un po’ stretti e quindi, soprattutto se sei non vedente e hai la necessità d’usare un frame, prima di avvitare il componente a quest’ultimo magari avvita un po’ le viti nei fori in modo da allargarli un pochino ed essere così più sicuro quando andrai a metterle attraverso il frame (a volte la difficoltà di chi non vede è quella di avvitare un qualcosa in punti in cui le dita non ci passano o ci passano male non potendo in tal modo avere una buona percezione per sapere se la vite è puntata proprio al posto giusto). Non vi sono istruzioni e sulla scatola c’è scritto che è compatibile da windows 95/98 fino a windows 7 e con il mac dalla versione 8.6 in poi. Non escludo che il componente funzioni in windows 8 e 10, certamente funziona anche in dos a 16 bit e con freedos. Se la cosa è logica per la sezione floppy, non lo è altrettanto per il card reader per il quale però entra in gioco anche la scheda madre in uso. Infatti in passato dicevo che un lettore di schede collegato alla usb non mi funzionava in dos a 16 bit con la scheda madre Asus P4p800-x mentre con tale scheda le pen drive venivano viste correttamente senza driver aspi. Con la solita scheda madre GA-P55A-UD3 della Gigabyte, non solo viene vista da dos a 16 bit la sezione card reader del componente in prova (e ovviamente funziona anche il floppy) ma mi funziona anche quel lettore di schede che non andava con l’Asus. Il dos di windows 98 riesce a vedere una sdhc da 8 giga ma poi non la legge; legge invece correttamente una sd di soli 60 mega. In ogni caso, per non avere problemi consiglio d’usare freedos con cui leggo correttamente anche la sdhc da 8 gb.
L’installazione in windows 7 avviene automaticamente e oltre all’unità floppy ne vengono aggiunte altre quattro che corrispondono ai quattro alloggiamenti per le schedine di memoria. Essendo già attivi, quando inserirai una schedina nell’alloggiamento non sentirai nessun suono. Se non si adoperano, tutte queste unità possono dare fastidio e visto che a me interessava solo il vano in cui inserire sd, sdhc e micro sd tramite l’adattatore, ho disattivato gli altri senza tuttavia disinstallarli, (cosa che al limite potresti anche fare visto che all’occorrenza penso si installino in un attimo come la prima volta). Fai così:
1: da Computer seleziona un’unità qualsiasi e accedi alle proprietà;
2: andando nella scheda Hardware puoi notare tutte le unità presenti nel pc e quelle relative al card reader sono le seguenti:
generic- compact flash usb device unità disco,
generic- ms/ms-pro usb device unità disco,
generic- sd-mmc usb device unità disco (è l’alloggiamento per le sd),
generic- sm-xd-picture usb device unità disco;
3: sempre dalla scheda Hardware clicca su Proprietà del dispositivo che intendi disattivare o disinstallare;
4: vai sulla scheda Driver e clicca su Disattiva. Chiede conferma, aspetta un attimo che le impostazioni vadano a posto, clicca su Ok ed ancora su Ok.
Naturalmente puoi fare la stessa cosa anche per gli altri dispositivi e per riattivarli andrai nuovamente sulla scheda Driver e cliccherai su Attiva. Non so se dipenda anche dal modo di visualizzazione scelto, però ho notato che i dispositivi disattivati vengono messi in coda. La porta usb 2.0 presente sul drive si comporta come qualsiasi altra porta di questo tipo. Infine veniamo ai difetti quasi nascosti della sezione floppy che trova solo uno come me a cui piace fare tutte le prove visto che se leggi e scrivi normalmente i dischetti tali difetti non si notano. Non faccio tutte le prove così tanto perché venga sera, sapere i pregi e i limiti di un componente ti permette di agire di conseguenza anche nelle situazioni meno frequenti come quella che vedremo più avanti. Su tre esemplari due hanno presentato difetti: uno accetta di fare il boot da floppy solo quando il dischetto è stato preparato con drive Nilox e con qualche altro tipo di drive ma non con tutti. I difetti del secondo esemplare sono ancora più nascosti visto che con i floppy da 1.44 funziona bene. Con quelli da 720 kb accetta di fare il boot solo quando il dischetto è stato preparato con determinati drive e non con altri ma fin qui è poco male visto che assai difficilmente dovrai per forza fare un floppy di avvio da 720 kb. La cosa più importante è che formatta questo tipo di floppy assai raramente mentre la cosa potrebbe tornare utile a chi non vede quando opera con strumenti musicali datati con floppy da 720 kb e c’è l’esigenza di formattare un disco con il computer invece d’addentrarsi nei menu dello strumento senza sintesi vocale. Inoltre quando avvio il computer i5 da disco fisso questo esemplare non fa nessun rumore, cosa che invece succede con il terzo esemplare senza difetti perché, a causa della priorità di boot per la quale il bios va a guardare il floppy prima dell’hard disk, il drive si muove un po’. Da quanto detto fin qui è facile notare l’imprecisione elettromeccanica di questi componenti che costano poco ma sono altrettanto scarsi in qualità.

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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