Parlare di giradischi nel 2015 quando in rete si trova tutta o quasi tutta la musica e basta una sd per contenerne un sacco è certamente anacronistico e abbastanza fuori luogo. E tuttavia non lo è del tutto visto che c’è ancora chi ha la passione per questo apparecchio e chi, anche tra gli esperti, dal punto di vista sonoro lo preferisce al cd. Personalmente non rinuncerei mai alla praticità dei cd e degli altri supporti per il vinile che per il normale ascolto della musica ho abbandonato da più di dieci anni. Dal punto di vista sonoro le cose sono un po’ più complicate e, non essendo questo lo scopo dell’articolo, non le approfondisco perché ci sarebbe da scrivere un romanzo su testine, giradischi, amplificatori e casse. In linea generale dico solo che spesso le registrazioni su cd risultano più “piatte” ed in modo particolare la musica leggera, tutta allo stesso volume dall’inizio alla fine anche quando vi sono pochi strumenti e si canta piano. Ma questa non è una particolarità del cd, o comunque non è solo quella, visto che mettendo su tale supporto un vecchio vinile non noto l’appiattimento scritto sopra e ho constatato che questa non è solo la mia impressione. Evidentemente è nella preparazione delle tracce che costituiscono il cd che avviene l’appiattimento.
Il motivo dell’articolo però è questo: nel cercare musica in rete, capita di trovare dei vecchi brani che tuttavia non ti danno la stessa emozione d’ascolto che avevi in passato anche quando si tratta della stessa edizione e la differenza sta nel suono. Innanzitutto bisogna vedere che testina per giradischi è stata usata per campionare il vinile e poi quali e quanti filtri sono stati adoperati per ridurne il fruscio e i clips del vinile. In certi casi questi filtri sono molto efficaci dal punto di vista del rumore ma maggiore è il loro uso e maggiore sarà la perdita di qualità sonora rispetto al vinile e lo noti soprattutto nei suoni deboli e nei diminuendo e crescendo. E’ per questo che, se ce l’hai, ti viene la voglia di campionare il tuo vecchio vinile facendolo in base alle tue esigenze.
Personalmente non ho mai usato filtri ed equalizzazioni particolari, al limite, se serve, le farò in una copia del file. Ma quando vai a campionare il vinile, magari ti trovi senza testina per giradischi e devi montarne una e qui veniamo al nocciolo dell’articolo con cose che ho scoperto solo alla fine dell’anno scorso.
Come sai, la testina di un giradischi viene montata su un portatestina, chiamato anche shell, e ve ne sono di più tipi e qui mi riferisco a quello forse più comune nell’ambito hi fi e cioè quello che in un negozio ebay chiamano portatestina con attacco sme eia. Per intenderci, è quel tipo di portatestina che va infilato nel braccio del giradischi ed avvitato con l’apposita ghiera presente nel braccio stesso. Un portatestina in alluminio non si rompe mai, quelli che invece si possono rompere sono i quattro fili che lo collegano alla testina ed in modo particolare là dove il filo s’innesta nella clips ma finora ho notato questo problema solo con fili particolarmente sottili, quelli che ho adoperato fino all’anno scorso senza sapere che ne esistevano di più grossi e robusti. Pur toccando con estrema delicatezza, è più facile che i fili assai sottili si rompano quando a collegarli è un non vedente e questo per due motivi: per inserirli nella testina deve toccare un po’ più degli altri e, non vedendo i colori, deve toccare il cavo per sapere da quale pin del portatestina proviene in modo da metterlo nel pin corrispondente della testina. Purtroppo non ho la misura dei fili sottili, quelli più grossi hanno le clips da 1,2 mm adatti alla misura dei pin della testina. Su ebay trovi portatestine con fili di queste dimensioni e anche solo i fili di ricambio. Al di là della convenienza o meno d’acquistare solo quelli, ti faccio notare che se hai un portatestina con fili molto sottili quelli con le clips da 1,2 mm sono troppo grossi per i pin del portatestina ed avrai un contatto lasco che non è certo adatto all’audio. Ti chiederai come mai i fili sottili vanno bene sulla testina e anche sul portatestina che ha pin più sottili di essa: semplicemente perché nel collegarli alla testina le clips si allargano mentre nei portatestina con fili grossi i pin sono gli stessi della testina (o comunque quasi identici, non ho usato il calibro che non ho).
Conclusione: se hai un portatestina con fili rotti, ti conviene prendere un portatestina con fili/clips da 1,2 mm e, se proprio, un kit con fili di ricambio.