Di freedos 1.3 ho già parlato in passato ma si trattava della rc3, ossia della release candidate 3; ecco invece alcune osservazioni della versione definitiva 1.3 di questo sistema aggiornato al 20 febbraio 2022 che puoi scaricare anche dal mio sito cliccando
qui.
file e chiavetta per l’installazione
Il file immagine che abbiamo scaricato non può essere montato in windows 10 e quindi non è possibile vedere immediatamente cosa c’è dentro. Con questo file, rufus produce una chiavetta di soli 336 mb e pur non essendoci stato nessun errore, andando in esplora risorse apparentemente la chiavetta sembra non funzionare perché windows non le assegna nessuna lettera di unità. Ciò nonostante, la chiavetta si avvia regolarmente facendo apparire la schermata in cui freedos chiede di selezionare la lingua per l’installazione. Inoltre, avviando il pc in dos con un’altra chiavetta oppure con un cd o un floppy ed inserendo anche la chiavetta appena creata con rufus, se il computer in uso permette di vedere direttamente le chiavette da dos si scopre che alla chiavetta d’installazione di freedos viene assegnata regolarmente la lettera di unità e quindi il problema visto sopra riguarda solo esplora risorse di windows.
Per quanto detto fin qui, se vogliamo modificare la chiavetta d’installazione di freedos tramite windows in modo da renderla più performante per chi non vede o per altri motivi, dovremo assegnarle una lettera di unità e un modo per farlo è quello d’usare aomei partition assistant e il menu relativo alle partizioni; personalmente ho adoperato la versione 7.2 del programma notando un’altra stranezza: compiendo l’operazione con windows 10, tutto va bene fino a quando si continua ad usare questo sistema; ma una volta portata la chiavetta in windows 7, sarà nuovamente priva di lettera di unità e la si dovrà riassegnare nuovamente con aomei partition assistant o programma analogo. Riportando la chiavetta allo stato originale che nel mio caso è di 4 gb e rifacendola con rufus in windows 7 e sempre con lo stesso sistema assegnandole la lettera di unità con lo stesso aomei partition assistant 7.2, una volta portata in windows 10 continua a funzionare e quindi il problema c’è solo da windows 10 a windows 7 ma non viceversa.
Se nella configurazione della chiavetta si desidera inserire anche country.sys, il percorso in cui trovarlo è cambiato come segue:
dos-x86\freedos\bin\country.sys
installazione
Per le ragioni viste in passato, come al solito per chi non vede è opportuno installare il sistema in un disco già partizionato e formattato e l’installazione di questa versione è sostanzialmente identica alla 1.3rc3 vista in precedenza con la sola differenza che dopo aver scelto il tipo di tastiera chiede se vogliamo usare il nuovo boot o quello esistente nel disco; ho adoperato quello nuovo che in un computer i5 è andato benissimo.
Dopo l’installazione
Invece dei quattro menu di avvio visti in passato ve ne sono cinque che ovviamente sono scritti nel file fdconfig.sys. Il nuovo menu costituito dalla riga
load freedos with jennex (more compatible)
è stato inserito come menu 2 ed è il nuovo default; il precedente menu 2 è stato spostato al 3 e così via fino al 5.
varie
L’installazione fatta da chiavetta non carica il supporto per il dvd come faceva la 1.3rc3, ma visto che i file ci sono, penso che non vi siano problemi a metterlo nella configurazione di avvio.
I file con estensione it per i programmi in italiano presenti nella cartella
\freedos\nls sono diventati dodici invece di tredici.
Non ho trovato i file .com per inserire il command in italiano e la cosa mi ha deluso.
3 risposte su “Freedos 1.3 aggiornato a febbraio 2022”
Ciao, stavo navigando e ho trovato per caso il tuo interessante blog. Ho scoperto recentemente con piacere freeDOS perché mi dà l’occasione di usare ancora il DOS che avevo provato sul lavoro nella mia gioventù 30 anni fa. Avendo in casa una macchina Pentium 4 con HD da 40 GB, ho installato da CD quest’ultima versione 1.3 di febbraio però, intanto non ha la tastiera italiana, e questo mi ha messo in difficoltà. Ho provato a cercare la versione RC3 sulla pagina che indichi, ma non c’era, allora ho scaricato quella del 2016, la 1.2. Speriamo vada bene. Altro difetto della 1.3 definitiva, è che non mi riconosce il bonus CD. Inoltre ho un’altra difficoltà, che forse deriva dalla mia scarsa dimestichezza con i comandi: quando entro per esempio nella directory dei giochi (GAMES), non riesco a far partire il gioco (ad esempio GNUCHESS), e così per le applicazioni. Una volta facevo CD GAMES, poi VC ed ero dentro la schermata dei giochi, adesso non mi riesce più così…mi potresti dare due dritte per cortesia? Grazie Gianni
Grazie per aver visitato il mio blog. Per il cd non ti so dire nulla, per il resto dammi qualche giorno che ci guardo, in questo momento sono un po’ preso dalle cose da fare e non ricordo tutti i particolari anche se il dos lo adopero si può dire tutti i giorni ma, pensa un po’, con un preistorico pentium 66 acquistato sabato 2 luglio 1994 dove c’è la versione di microsoft.
Ho usato lìnstallazione da chiavetta tramite il file:
FD13-FullUSB.zip
e quando vengono mostrate le tastiere che si possono selezionare, per quella italiana bisogna andare nella seconda schermata dando invio su more keyboard choices.
Se dopo l’installazione la tastiera non funziona nel modo italiano controllare quanto segue:
1: in fdconfig.sys presente in radice del disco il valore di country deve essere 039 come nella riga che segue:
!COUNTRY=039,850,C:\FREEDOS\BIN\COUNTRY.SYS
Quindi, se necessario, modificare la riga del country come sopra e, tra parentesi, se qualcuno mi spiega a cosa serve l’esclamativo ad inizio riga mi toglierebbe una curiosità che ho da anni.
2: come ultima riga del file fdauto.bat, l’equivalente di autoexec.bat, metti la riga seguente:
keyb it,,c:\freedos\bin\keyboard.sys
avendola trovata con lettere minusco le come sono solito usare nei file di configurazione, credo proprio d’avercela inserita io o comunque modificata.
Per i giochi e le applicazioni:
affinché i giochi ci siano bisogna aver scelto l’installazione Full.
La directory games contiene diverse sottodirectory, ognuna col suo gioco.
Per attivare gnuchess partendo dalla radice del disco scrivere:
cd \games\gnuchess
e poi scrivere:
gnuchess
Veramente si potrebbe dare il comando tutto in una volta, naturalmente inserendo la \ prima dell’ultimo gnuchess, ma ho notato che mi dà un errore nel file della lingua e non so perché, forse ho modificato qualcosa io…
Per non dare comandi lunghi ci sono due soluzioni:
1: mettere i comandi che scriveresti manualmente in un file con estensione bat (in ogni riga ci metti un comando da eseguire);
2: mettere il percorso della cartella in cui ci sono i file che vuoi richiamare nel path inserito in fdauto.bat, l’equivalente di autoexec.bat. Esempio:
Io ho voluto che le applicazioni dos e altre utility che ho nella directory omonima potessero essere richiamate da qualsiasi punto del disco e quindi
come penultima riga di fdauto.bat ho inserito:
path=c:\freedos\bin;c:\utility;
l’importante è che i percorsi siano divisi da un punto e virgola come sopra.