Prima d’iniziare l’installazione
Apparentemente questo articolo sembra essere utile solo ai non vedenti ma la mia intenzione è quella di rivolgermi anche alle persone normodotate che, oltre a trovarvi delle informazioni tecniche utili anche per loro, potranno capire come opera un non vedente in certi ambiti e, soprattutto, avere un’idea del tempo necessario a raggiungere certi obiettivi. Purtroppo nel 2014 ci sono ancora normodotati convinti che il non vedente, proprio perché tale, abbia un sacco di tempo da perdere senza rendersi conto che, proprio perché non ci si vede, per realizzare certe cose bisogna percorrere strade più lunghe e tortuose. Per fare un paragone, è come se per andare da Padova a Roma il non vedente fosse costretto ad arrivarci andando a Milano, torino, Genova, Firenze e finalmente Roma piuttosto che la solita linea Padova, Rovigo, Bologna, Firenze Roma. Certo, con la prima strada ci si arriva lo stesso però…
Di seguito avrai la prova concreta che con tanta pazienza anche un cieco assoluto può effettuare l’installazione manuale di windows 7. La cosa non è per niente scontata visto che Microsoft continua a non inserire nessun accorgimento che faciliti tale operazione ai non vedenti. Oltre a non poter usare la sintesi vocale e la barra braille, non sono stati inseriti nemmeno dei segnali acustici da far emettere all’altoparlante interno del pc che, se opportunamente programmati, faciliterebbero moltissimo l’installazione. Per questo articolo ho usato tre cose:
1: le istruzioni di Luigi Russo pubblicate su una lista dell’uic che però erano dedicate agli ipovedenti e che ho modificato togliendo ciò che allungava inutilmente la cosa (meno passaggi “al buio” si fanno e meno sono le possibilità di commettere un errore) e aggiunto un passaggio con comandi trovati in internet che però ho provato risolvendo anche un problema che si verifica nel caso che vedremo (cosa assolutamente non facile quando non hai la possibilità di leggere lo schermo e le possibilità d’avere qualcuno che lo faccia al posto tuo sono assai scarse);
2: un articolo Microsoft che comunque fa riferimento a figure che non mi sono fatto guardare e che di certo non ti dice se devi premere Tab per una o due volte;
3: le mie prove e controprove (sono state davvero tantissime) che includono anche quelle con un ssd e che mi sono costate tanto tempo e molta pazienza soprattutto per capire certe cose che sarebbe stato assai facile comprendere se avessi avuto qualcuno a guardarmi lo schermo.
L’installazione illustrata di seguito l’ho provata con windows 7 pro a 32 e 64 bit ma da quanto ho letto nell’articolo Microsoft dovrebbe essere valida anche per le altre versioni (starter, home basic, home premium eccetera), ed ho utilizzato dvd con un’unica versione di windows 7 come propone l’articolo stesso. Ma esistono davvero dvd con più versioni di windows 7? Io in internet non li ho mai trovati. I passaggi sono validi per installare il sistema in un computer con un solo hard disk e in tre modi:
1: su un disco completamente bianco (privo cioè di partizione e formattazione) saltando il passaggio 2 descritto in seguito;
2: sempre con un disco bianco ma usando Diskpart durante l’installazione (vedi il passaggio 2);
3: installando il sistema nella prima partizione di un disco partizionato e formattato in precedenza da un altro computer.
Quando s’installa il sistema in un disco bianco, windows 7, e dicono anche l’8, fa automaticamente due partizioni: una piccola partizione primaria in ntfs di soli 100 mb chiamata “Riservato per il sistema” in cui mette i file per il boot (dicono che quella di windows 8 è un po’ più capiente, se non ricordo male 250 mb). Poi fa una seconda partizione primaria in ntfs che occupa tutto il resto del disco dove colloca il resto del sistema operativo. Terminata l’installazione, puoi notare che la piccola partizione primaria non è stata associata a nessuna lettera di unità e quindi non è visibile da Computer. La puoi visualizzare in Gestione disco o da riga di comando tramite Diskpart come segue:
1: premi Windows+r ed esegui il comando Diskpart;
2: al prompt che appare scrivi:
select disk 0
list volume
In alternativa, dopo aver selezionato il disco, puoi anche scrivere:
list partition
che puoi abbreviare con:
list part
da diskpart si esce con Exit. Se hai la possibilità di caricare il dos a 16 bit, ossia quello reale, la piccola partizione è anche visibile con Gdisk di Norton Ghost 2003 tramite il comando:
gdisk 1 /status
Per vedere i file all’interno della piccola partizione, un metodo è quello di collegare l’hard disk come secondo disco in un computer (va bene anche con xp) o, meglio ancora, di collegarlo ad un computer tramite un adattatore usb-sata. A questo punto potrai entrare nella piccola partizione tramite Risorse del computer, o Computer se stai usando windows 7, e constatare che contiene la cartella boot in cui vi sono diverse sottocartelle per le varie lingue, it-it per l’italiano con dentro due file. In radice della partizione trovi anche bootmgr, bootsect.bak e la solita system volume information.
Volendo fare l’immagine completa del sistema, dovrai salvare entrambe le partizioni e a tale proposito con Image for dos, oltre che salvare una partizione alla volta è anche possibile inviare l’intero disco ad un file immagine (o comunque una serie di file quando la dimensione supera quella prevista dal dos). Non so se Ghost 2003 e versioni successive hanno l’opzione per inviare l’intero disco ad uno o più file, se non ce l’hanno dovrai salvare una partizione alla volta. Naturalmente per fare un ripristino completo sarà poi necessario ripristinare entrambe le partizioni ma se non hai cambiato disco e se i file di avvio di windows posti nella piccola partizione non sono rovinati, potrai limitarti a ripristinare la seconda partizione in cui c’è la maggior parte di windows 7.
Tramite il passaggio 2 dell’installazione è possibile inibire la creazione della piccola partizione e in tal caso i file che abbiamo visto in essa saranno posti in radice del disco e quindi visibili da Computer di windows 7. Indipendentemente dal fatto che il disco abbia o non abbia la piccola partizione, quando è stato preparato con windows 7 e lo colleghi ad un altro computer con xp facendolo vedere a PartitionMagic 8.0, ottieni un errore con la possibilità di correggere il disco. Che lo si corregga o meno, PartitionMagic 8.0 in quel disco non ci lascia fare niente, lo mostra soltanto senza visualizzare le unità. Certe operazioni iniziano ma al momento di metterle in pratica dà un errore e non ci puoi fare niente. Visto che non mi lasciava nemmeno cancellare le partizioni del disco, per farlo ho usato il solito Gdisk per dos a 16 bit di Norton Ghost 2003 che vede e cancella sempre tutto tramite il comando:
gdisk 1 /del /all
Attenzione che Gdisk numera i dischi partendo da uno e non da zero come invece fanno altri programmi e quindi se ti dovessi trovare a cancellare il secondo disco dovrai dare il numero 2.
Nota: PartitionMagic non può essere usato in windows 7 in cui s’installa senza dare errori ma poi non funziona.
Volendo, con xp puoi preparare il disco prima d’installare windows 7 facendo tutte le partizioni che desideri perché tanto i passaggi illustrati di seguito andranno sempre a collocare windows nella prima partizione e, in questo caso, non verrà creata la piccola partizione vista sopra anche se salti il passaggio 2. In questo caso le partizioni sono già state formattate da PartitionMagic 8.0 e windows si colloca nella prima senza riformattarla con la conseguenza che potrai ricollegare il disco al computer con xp e farlo vedere nuovamente a PartitionMagic 8.0 per eventuali modifiche alle partizioni. Bello? Sì ma con forti dubbi perché ho notato che le prestazioni del disco variano a seconda del modo con cui è stato preparato, e anche se la cosa mi sembra strana, avendo fatto più prove per ogni modalità mi pare altrettanto strano che sia solo una coincidenza. Il disco risulta più lento quando preparato con PartitionMagic 8.0, più veloce se preparato da windows 7 in automatico (cioè saltando il passaggio 2 che vedremo) e ancora più veloce quando lo si prepara attraverso il passaggio 2. Oltre che con Hd_speed, lo vedi copiando da una cartella all’altra una quantità di dati abbastanza grande con il cronometro alla mano. Naturalmente dovrai fare la prova sempre con lo stesso hard disk e con lo stesso materiale preparando il disco in un modo, azzerandolo e reinstallando windows nel secondo modo, azzerandolo e reinstallando windows nel terzo modo. Ci vuole tanto tempo? A chi lo dici! Naturalmente un po’ di scarto c’è sempre perché bisogna anche vedere dove va a collocare il materiale che copi, verso la fine i dischi elettromeccanici sono più lenti, ma se il disco contiene solo il sistema operativo e poco più e non ci hai lavorato tanto perché sia frammentato, quasi certamente non andrà a scrivere verso la fine. Per queste prove ho usato il 64 bit ma nello stesso disco ho anche provato ad inserire l’immagine dell’aggiornamento da xp a windows 7 32 bit che avevo fatto l’estate scorsa constatando una velocità ancora minore rispetto a quando il disco è stato preparato con PartitionMagic e forse in quel caso a rallentarlo c’è anche la faccenda dei 32 bit. Sempre a proposito di velocità, non so per quale motivo ma nel mio computer l’avvio di windows 7 pro a 64 bit è assai lento nonostante che il processore abbia l’architettura adatta. Una volta avviato va veloce ma prima che si avvii… Certo, se ci metto un ssd fa prestissimo però… La cosa succede di meno con windows 7 pro 32 bit mentre xp si carica assai velocemente alla faccia delle pubblicità fasulle!
Il passaggio n.2 dell’installazione è facoltativo e per poterlo realizzare senza problemi è bene che il masterizzatore/lettore dvd da cui installi windows sia il primo nella sequenza di boot. Anche per chi deciderà di non fare il passaggio 2 penso sia utile sapere che con esso andremo ad usare il prompt dei comandi nel quale purtroppo la barra braille e la sintesi in dos non funzionano e non funziona nemmeno il tasto Stamp per stampare la schermata con una mietitrebbia, pardon, stampante braille parallela. Una volta entrati al prompt dei comandi siamo nel percorso:
x:\sources
e se sei un non vedente testardo come me e desideri sapere che cavolo di file ci sono senza chiamare qualcuno, l’unico modo è ridirigere l’output di una dir mandandolo ad un file in una periferica in cui si possa scrivere come un floppy o una chiavetta. Siccome ho il floppy interno non sono stato lì a provare con uno esterno o una chiavetta, sono prove che lascio a te. Il comando da dare, sostituendo la lettera di unità se necessario, è:
dir >a:\scemo.txt
un nome di file perfetto da dare quando non si riesce a leggere lo schermo in altro modo.
Una curiosità: se dopo aver preparato il disco tramite i comandi del passaggio 2 interrompi tutto e carichi il computer con il dos a 16 bit, Gdisk vede la partizione come fat16 e puoi addirittura andare in c: ma facendo una dir dà un errore. Tale partizione ovviamente diventerà ntfs, anche per Gdisk, una volta che l’installazione è terminata. Forse ti stupirai che nel parlare di windows 7 io menzioni sempre il dos, certo è che se in questi mesi non l’avessi usato non avrei potuto azzerare il disco per ulteriori prove quando questo era preparato con windows 7. Attualmente ho trovato un programma che gira in windows 7 e che forse è valido anche per chi non vede e forse può sostituire PartitionMagic ma ne so troppo poco per poterne parlare.
Un programma che oggi i vedenti usano molto è Gparted di cui esiste una versione live basata su Linux: una volta scaricata l’immagine iso, si fa un cd o una chiavetta e si avvia il computer con tale dispositivo creando, modificando e cancellando tutte le partizioni che desideri. Il guaio è che così facendo non carichi nessuna sintesi e nemmeno la barra braille e che per poterlo fare bisognerebbe non solo saper modificare l’immagine iso ma anche sapere qualcosa su come si avvia Linux e come si fa ad aggiungere uno o più programmi in fase di avvio… Tutte cose che non so fare e che quando chiedo a destra a sinistra nessuno sa niente. E se magari un giorno le farò, forse ci sarà il solito che dice: “Ah, ma io lo sapevo!”. Sì, sempre quando l’hanno detto gli altri!
Se come me non vedi niente e quindi non hai nemmeno un residuo visivo che ti permetta di capire quando una schermata cambia, allora dovrai fare l’installazione seguente in un luogo dove non ci siano rumori e prendertela comoda aspettando magari anche un po’ più del necessario tra un passaggio e l’altro in modo da essere sicuro che sia l’ora di proseguire. Oggi gli hard disk sono assai silenziosi e quindi quasi sicuramente ti potrai regolare solo con i movimenti del dvd e, se il computer lo fa e se hai un buon orecchio, anche dal leggero cambiamento di velocità che la ventola del processore ha in certi momenti dell’installazione.
Prima di passare all’installazione vera e propria leggiti i passaggi almeno una volta. I tempi indicati per i vari passaggi si riferiscono al mio computer che, secondo l’analisi delle prestazioni fatta con windows 7 il cui punteggio massimo è di 7,9, il processore e la memoria superano il 7, l’har disk supera il 5 mentre la scheda grafica supera il 3. Non ricordo i centesimi e mi scoccia rifare il test che ho fatto solo con il disco elettromeccanico ma non l’ssd di cui faccio cenno durante i passaggi seguenti.
Installazione
1: fai partire il dvd ed attendi 3 minuti circa fino a quando si ferma, non è necessario premere tasti. Dopo aver girato forte, continua a girare piano per un po’, certamente il computer è pronto a ricevere il nuovo comando prima che il dvd si fermi ma se non riesci a vedere almeno il cambiamento delle schermate ti conviene aspettare.
2: facoltativo. Se non desideri inibire la piccola partizione per il boot di windows 7 o non vuoi dare alcuni comandi “al buio”, passa al punto 3.
Premi shift+f10 per andare al prompt dei comandi. Poi, ognuna seguita da invio, digita le cinque righe seguenti lasciando passare un po’ di tempo tra una e l’altra ed in modo particolare dopo la prima quando, dopo un pochino, il dvd si muove e dopo la terza per lasciare il tempo al computer di creare e formattare la partizione. Tuttavia non è necessario che il lettore dvd sia completamente spento per poter proseguire. Le cinque righe sono:
diskpart
select disk 0
create partition primary
exit
exit
Con il primo exit ritorniamo al prompt dei comandi, con il secondo torniamo alla schermata in cui abbiamo premuto Shift+f10, cioè quella in cui faremo il passaggio 3. Se al passaggio 4 non senti il dvd che si muove, significa che il secondo exit non ti ha fatto uscire dal prompt dei comandi e ciò accade quando il masterizzatore/lettore dvd da cui stai installando windows non è il primo nella sequenza di boot. Per uscire veramente bisogna portarsi nella prima unità che appare nella sequenza di boot e se questa è il floppy interno scriverai
a:
e successivamente exit
e poi proseguirai con gli altri passaggi. Se mantieni il floppy inserito, quando si muoverà il dvd si muoverà anche quello, toglilo prima del riavvio del pc.
Nota: se dopo aver attivato il prompt dei comandi entri solo in Diskpart senza preparare l’hard disk, potrai uscire da Diskpart ma, non so per quale motivo, il secondo exit non ti fa uscire dal prompt dei comandi e se hai qualcuno che possa guardare che cavolo di errore dà… Sono comunque sicuro che si esce da Diskpart perché andando in a: il floppy si muove.
3: invio per confermare l’italiano, il tipo di tastiera e altro.
4: invio per Installa, la schermata contiene anche un link per correggere errori di avvio o per ripristinare un backup. Il dvd non si muove immediatamente, dopo un po’ gira piano, attendi circa due minuti fino a quando si ferma.
5: spazio ed invio per confermare la licenza.
6: freccia giù ed invio per Personalizzata (utenti esperti). Visto il modo con cui stiamo facendo il lavoro, esperti lo siamo per davvero! Dall’articolo Microsoft deduco che su schermo c’è anche l’opzione per l’aggiornamento che in questo caso non ci riguarda.
7: qui Microsoft dice di selezionare l’unità e cliccare su Avanti anche in presenza di un solo disco ma sono balle: per iniziare l’installazione nei tre modi proposti basta dare solo invio. Nel caso di un disco bianco vengono create e formattate le due partizioni che abbiamo visto nella prima parte dell’articolo e poi installato il sistema su di esse. Nel secondo caso windows viene installato nella partizione creata al punto due mentre nel terzo caso il sistema viene installato nella prima partizione del disco che abbiamo partizionato prima d’iniziare l’installazione di windows. Se il disco è bianco, all’inizio sembra non succeda niente (evidentemente c’è un po’ di tempo per partizionarlo e formattarlo) mentre se il disco è partizionato, il dvd comincia a muoversi quasi subito. Il dvd gira piano per circa 9 minuti, un po’ meno se il disco era già partizionato, poi forte per circa 5 minuti, un po’ di più se il disco era partizionato con PartitionMagic, il partizionamento con Diskpart invece non aumenta questa frazione di passaggio. Poi il dvd si ferma ma l’hard disk continua a lavorare e si sente la ventola che cambia di tonalità, ogni tanto muove il dvd e forse anche il floppy ma lo fa molto meno con il disco partizionato prima dell’installazione, ed infine il dvd riparte fino al riavvio del pc che avviene dopo 3 minuti da quando il dvd si era fermato, 6 o 7 minuti se il disco era stato partizionato con PartitionMagic mentre il partizionamento con Diskpart al passaggio 2 non allunga questa frazione di passaggio. Dopo il riavvio lavora ancora per 3 minuti se il disco era bianco o se l’abbiamo partizionato con Diskpart al passaggio 2, 4 minuti se era partizionato con PartitionMagic. Lasciando perdere la precisione anche perché i tempi cambiano un pochino tra un’installazione e l’altra fatta nelle stesse condizioni, il punto 7 dura una ventina di minuti se siamo partiti con il disco bianco o se l’abbiamo partizionato al punto 2, un po’ di più se il disco era preparato con PartitionMagic e circa 16 minuti con un ssd “bianco” montato nella stessa macchina in modo ide (non si guadagna molto perché la sorgente da cui prende i dati è pur sempre un dvd). Microsoft dice che il computer si riavvia alcune volte ma nel mio caso non è così e bisogna anche notare che Microsoft lascia le cose per default facendo scaricare gli aggiornamenti durante l’installazione.
8: nome utente ed Invio, (nella schermata c’è anche la possibilità d’inserire il nome computer ma lascia quello di default che tanto lo puoi cambiare in seguito. Aspetta circa 30 secondi prima del passaggio successivo.
9: password (io non l’ho inserita e ho dato solo invio). Aspetta come sopra.
10: productkey (non inserita, dato Invio, la puoi mettere quando avrai la sintesi). Aspetta come sopra.
11: due volte tab ed invio per disabilitare gli aggiornamenti automatici che durante l’installazione intralcerebbero soltanto. Tuttavia gli aggiornamenti potrebbero non essere scaricati anche senza i comandi scritti sopra a causa di quanto dirò nella nota al punto 13. Aspetta come sopra.
12: Invio per confermare data e ora (forse anche il fuso orario). Aspetta come sopra.
13: due volte tab ed invio per rete domestica.
Nota: se windows non ha trovato driver adatti per installare la rete, che può essere via cavo o wireless, questo passaggio viene saltato e ovviamente non saranno scaricati gli aggiornamenti anche se non l’abbiamo regolato in tal senso al passaggio 11. Nel mio computer mi accorgo che il passaggio 13 viene saltato perché dopo aver dato invio al passaggio 12 la ventola cambia di tonalità e non mi rimane che attendere come scritto al passaggio 14. Tuttavia, a dare i comandi del passaggio 13 anche quando non sono necessari non provochi un errore grave: se li immetti quando l’audio è già stato installato sentirai un suono di avvertimento ma l’installazione prosegue ugualmente.
Nota del 2015: nei passaggi qui sopra facevo aspettare 30 secondi tra uno e l’altro ma ho notato che ne bastano assai meno. Tuttavia nelle installazioni “al buio” cautela equivale a saggezza.
14: attendere che l’installazione abbia termine. Se windows è riuscito ad attivare l’audio, dopo un po’ si sente un suono (diverso da quello degli avvii successivi), aspetta cinque minuti circa in modo da essere sicuro che tutto sia a posto e poi con windows+d vai al desktop dove, ad eccezione della lettera c che porta all’unico collegamento visualizzato per default e cioè il cestino, premendo altre lettere sentirai un suono di errore perché quel tasto non ti porta da nessuna parte e l’installazione è conclusa? Sì, lo è. Ma per mettere a punto questo elefante dovrai perdere ancora tanto tempo come spiegato di seguito.
Prima d’installare Jaws, aggiornamento e attivazione del sistema
Quando abbiamo fatto l’aggiornamento da xp a windows 7, tutte le configurazioni hardware erano già a posto, o per lo meno abbastanza a posto, perché evidentemente il sistema le prelevava da xp e le aggiornava in windows 7. Con l’installazione da zero non è detto che tutto l’hardware sia stato configurato e se la rete non lo è, significa che al momento non puoi scaricare ed installare gli aggiornamenti e che l’immediata installazione di Jaws comporta sicuramente un problema e in certi casi anche due come segue:
1: se la rete non è attiva, Jaws 13 e 14 non possono scaricare la parte di Omnipage che gli serve; (non ho provato la versione 15, immagino che anche quella adoperi la stessa procedura).
2: Al termine dell’installazione di Jaws 13 e 14 potresti avere un errore del driver video di Freedon scientific. Oltre ad invitarti a riavviare il sistema nel caso che non l’abbia ancora fatto, ti verrà chiesto di fare la riparazione di Jaws lanciando il file d’installazione con l’opzione
/type repair
Nel mio caso la riparazione è andata a buon fine solo dopo aver aggiornato windows, Scaricare ed installare i driver aggiornati della scheda video non mi è servito a niente.
Nota: il file d’installazione di Jaws ha un nome un po’ complesso e quindi per fare la riparazione e lanciarlo più comodamente lo puoi rinominare addirittura con j.exe. A questo punto premi windows+r per eseguire il comando:
c:\j /type repair
puoi fare la riparazione anche con Jaws e NVDA scaricati visto che durante il procedimento ci sono dei segnali acustici. Non so se la riparazione funziona ugualmente bene con jaws caricato, NVDA non dovrebbe dare problema e lasciandola caricata senti i file e le cartelle interessati alla riparazione.
Per quanto detto fin qui, farai un lavoro molto più pulito installando Jaws solo dopo aver installato i driver della scheda madre e lasciato che windows scarichi ed installi tutti gli aggiornamenti. In tal modo Jaws potrà scaricare la parte di Omnipage e quasi sicuramente non ti chiederà di fare la riparazione come nel mio caso. Ti faccio notare che nel mio caso non si accontenta nemmeno del service pack 1 che ho nel dvd. Quindi dopo aver installato windows 7 Procedi come segue:
1: Se non è stato installato l’audio, collega le casse usb o una scheda audio usb come abbiamo fatto in passato con xp. Nel mio caso questo passaggio non serviva perché l’audio era già presente ma ho comunque lasciato che inserisca i driver presenti nel dvd della scheda madre.
2: Se hai a portata di mano il file per installare NVDA e se sei abbastanza pratico ad usare il computer “Al buio”, puoi saltare questo passaggio; in caso contrario carica NVDA portable che avrai preventivamente inserito in una chiavetta.
3: in passato abbiamo visto che con la versione portable di NVDA non si riesce a disattivare uac (la protezione di windows vista e 7, user account control) e quindi per farlo installa la versione permanente di NVDA (vedi sempre il un vecchio articolo per aggirare l’ostacolo di uac). Lasciare la protezione attivata non è solo una scocciatura: nel mio caso, una volta dato il consenso alle modifiche in modo da installare i driver della scheda madre, quando sono nella finestra del dvd d’installazione mi blocca tutti i comandi di NVDA con la conseguenza che non posso più leggere e selezionare niente e siccome la cosa potrebbe capitare anche a te, ti consiglio vivamente di disattivare la protezione (vedi i dettagli nel vecchio articolo).
Nota: nell’ambiente dei non vedenti gira uno script di comandi per disattivare uac che ho avuto dal mio amico “Io voglio tutto” il quale scarica scarica scarica ma non prova mai niente. Contento lui… L’ho provato due tre volte e mi ha sempre dato un errore ma se a te funziona puoi evitare d’installare NVDA permanente per disattivare uac. Tuttavia mi sembra anche abbastanza logico ottenere un errore da tale script visto che va a modificare una chiave di registro. Se per default windows vista e 7 ti chiedono addirittura il permesso d’installare un programma, è abbastanza ovvio che non ti lascino modificare il registro.
Adesso che uac è disattivata puoi usare indifferentemente NVDA permanente o portable ma per il momento ti consiglio di non disinstallare quella permanente perché, anche quando non viene caricata come screenreader, per default ha attivato e resta attivo un servizio di windows che le consente di parlare dalla schermata di logon e ciò a volte torna utile quando il computer ci mette tanto a riavviarsi perché sta mettendo a posto gli aggiornamenti che faremo in seguito.
4: Installa i driver della scheda madre in modo che audio, rete, chipset, driver per il sata e porte usb 3.0 siano a posto. A proposito dei driver per il sata, capita che la loro installazione serva solo se da bios setti il controller nella modalità ahci invece di ide (default). Tuttavia, per non avere periferiche non installate in Gestione periferiche, installali anche se usi solo ide, windows li mette lì e penso che li andrà ad usare quando cambierai la modalità del controller in ahci. Consiglio sempre l’installazione manuale e non quella completa che installa cose inutili. Soprattutto se non sei tanto pratico di NVDA e se tra i driver devi installare anche quelli della rete, ti consiglio di farlo con il router scollegato in modo che durante l’installazione non ti venga chiesto il tipo di rete e le sue impostazioni. Al termine dell’installazione accenderai il router e potrai accedere ugualmente ad internet. Ti verrà chiesto il tipo di rete e, se sei un privato, ovviamente sceglierai quella domestica ma non sei obbligato a fare tutte le impostazioni del gruppo home che comunque puoi settare in seguito. Se stai usando NVDA portable, lascia la chiavetta nella usb. Lo so che una volta in memoria non dovrebbe avere più bisogno d’andare a leggerla però ho notato che togliendola, in certe situazioni fa casino anche se non mi spiego il motivo.
5: Adesso che la rete funziona siamo in grado di aggiornare il sistema. Una volta scaricati, per default gli aggiornamenti vengono installati alle 3 del mattino oppure quando spegni il computer ma l’installazione alle 3 del mattino non l’ho mai verificata. Tuttavia noi abbiamo disattivato gli aggiornamenti durante l’installazione ed inoltre gli aggiornamenti di windows 7 sono davvero tanti e lenti ad installarsi e quindi è meglio forzare le cose in modo da non perdere una settimana per aggiornare il sistema. Senza perderci nei labirinti di windows 7 fai così: premi il tasto windows e nella casella di ricerca che appare scrivi:
Aggiornamenti
senza invio. nei risultati che appaiono, e nel mio caso era sempre il primo, clicca su Controlla aggiornamenti per entrare nella finestra di windows update dove cliccherai sul pulsante Attiva aggiornamenti automatici.
Nota: se prima di cliccare su Attiva aggiornamenti automatici vai al link Cambia impostazioni, puoi renderti conto che gli aggiornamenti non sono attivi. Una volta cliccato sul pulsante scritto sopra si attivano le impostazioni di default per gli aggiornamenti e te ne puoi rendere conto tornando al link scritto sopra.
Clicca sul link Controlla aggiornamenti e dopo un po’ sul pulsante Innstalla in modo da aggiornare il programma di windows update che dopo un po’ ti chiederà di riavviare. Attenzione: non so se questo primo aggiornamento avviene in tutte le versioni di windows 7 e in tutte le condizioni di partenza, io avevo già il service pack 1. Una volta riavviato, torna nella finestra di windows update come scritto sopra e clicca sul pulsante Controlla aggiornamenti. Attenzione che c’è anche il link omonimo, dovrebbe andare bene ugualmente ma non ho capito la differenza tra i due e a volte invece c’è solo il link e non il pulsante… Vai a capire! Comunque, quando serve, l’importante è cliccare su Controlla aggiornamenti. Dopo un po’ ti dirà quanti aggiornamenti sono disponibili ma non è detto che siano tutti attivati, ossia che vengano installati tutti. Spesso sono disattivati quelli facoltativi che sono assai pochi e per saperlo basta cliccare sul link degli aggiornamenti facoltativi e, se non lo fossero, attivali e poi clicca su Ok. Potresti fare la stessa cosa con il link degli aggiornamenti importanti perché capita che, nonostante l’importanza, qualcuno sia disattivato ma siccome sono tanti, nel mio caso la prima volta erano 154, a controllarli tutti ti fai due palle… Quindi ti conviene cliccare su Installa aggiornamenti per installare tutti i facoltativi e quelli importanti che ha attivato e fare nuovamente il controllo dopo l’installazione. Questo modo di procedere è anche giustificato dal fatto che spesso windows 7 scarica e installa tutti gli aggiornamenti ma poi, andando subito a ricontrollare, ne trova degli altri e la cosa si ripete per più volte e quindi tanto vale star lì a controllarli tutti la prima volta, meglio farlo quando sono pochi. La procedura dura qualche ora e quindi procurati un gelato e due birre. Se hai fretta non spegnere il computer, interrompi il download o l’installazione cliccando sulle apposite voci della finestra di windows update. In una delle prove, durante questa procedura mi ha fatto cliccare per terminare l’installazione dell’antimalware e presumo sia quello che si è aggiornato il 14 maggio del 2014 anche e stranamente su xp. In un’altra prova mi ha fatto cliccare su fine forse per lo stesso programma ma non trovava qualcosa e dava un errore anche se poi ha ripreso ad aggiornare il sistema. Una volta arrivati al cento per cento non significa che l’aggiornamento sia finito. Dopo aver cliccato per riavviare il sistema, prima che windows si oscuri ci vorrà tanto tanto, tanto tanto, tanto come cantava Jovanotti e il riavvio sarà lunghissimo senza tuttavia portare al suono di avvio. Se non hai tolto NVDA permanente avrai comunque un messaggio vocale dopo il quale dovrai attendere molto per averne altri. Dopo una ventina di minuti si riavvia e si farà nuovamente viva NVDA, lavora, lavora e a causa del baccano proveniente dalle finestre aperte non ho capito se si è anche riavviato nuovamente quando NVDA ha dato un altro cenno a parlare senza farcela e… Finalmente il suono di Avvio ma… Non era ancora finita! Tornando nella finestra di windows update ho trovato altri cinque aggiornamenti facoltativi e uno importante senza fare il controllo degli aggiornamenti. Ha installato solo quelli facoltativi e ha chiesto il riavvio che ovviamente ha fatto camminando più lentamente di quando mio nonno aveva novant’anni! Entrato in windows update gli ho fatto fare l’aggiornamento importante rimasto in sospeso. Al riavvio sono rientrato in windows update e questa volta non c’erano aggiornamenti ma cliccando sul link Controlla aggiornamenti ne ho trovati altri 14 importanti e uno facoltativo. Dopo la loro installazione ho riavviato: ha fatto un primo avvio facendo parlare NVDA ma senza arrivare al suono di windows, poi ha fatto il secondo avvio e dopo aver controllato ho trovato un altro aggiornamento. Si è riavviato e, grazie al cielo, non ha più trovato aggiornamenti da installare ma mi sono fatto due palle, due palle ma due palle… Tanto che per fare il punto 6 ti consiglio d’aspettare domani.
6: con il programma che adoperi di solito fai l’immagine del sistema mandandola in un disco esterno in modo da non dover mai più rifare il punto 5 in caso di problemi e poi installa Jaws.
Nota del 2015: la frase qui sopra può generare malintesi: è ovvio che mettendo in un disco bianco l’immagine appena svolta non dovremmo fare più tutti gli aggiornamenti che abbiamo fatto, però, adesso che siamo nel 2015, Microsoft ne ha messi altri e quindi il sistema andrebbe aggiornato e sinceramente non so quanto tempo ci vorrà a farlo, comunque gli aggiornamenti svolti nel 2014 sono sufficienti ad installare Jaws ed è una cosa buona.
7: Quando ti sembra tutto a posto, la maniera più semplice per attivare il prodotto è quella di premere Windows+pausa per aprire la finestra di sistema, cliccare su Cambia productkey e inserire la chiave nell’apposito campo. L’ho messa manualmente constatando che i trattini vengono inseriti in automatico, non so cosa succede ad uncollarla con i trattini. Una volta cliccato su Avanti, l’attivazione partirà in automatico e dovrai attendere forse meno di un minuto perché avvenga. Rileggi lo schermo per accertarti che sia tutto a posto e clicca su Chiudi.