Attirato dalla lotta contro la fame nel mondo e dal no alla caccia, influenzato dalle idee degli amici e della mia ragazza affascinata dall’immenso sacrificio di Marco Pannella che, a differenza di altri politici sfacendati, faceva addirittura lo sciopero della fame pur di ottenere qualcosa per il “nostro bene”, quand’ero poco più che adolesciente mi piaceva il partito radicale. Non che condividessi fino in fondo tutto ciò che proponeva, personalmente non avrei mai invitato una donna ad abortire ma, facendo l’errore di molte persone che si rassegnano al male, dicevo: “l’aborto non sarebbe da fare, ma visto che tanto lo si fa ugualmente, meglio legalizzarlo così non si mette in pericolo la salute di chi si sottopone a questa pratica andando da persone incompetenti”. Poi dentro di me qualcosa è cambiato e ho passato qualche anno in cui la politica non m’interessava per niente per poi avvicinarmi ancora al partito radicale con una maggiore consapevolezza, o forse con una maggiore incoscienza? Ma quando ho sentito parlare apertamente di eutanasia… No, non ce l’ho fatta, non ho più potuto scusare me stesso dicendo che tanto l’avrebbero fatta comunque, era troppo difficile mandarla giù e me ne sono allontanato.
Più o meno nel 1990 ero attirato dagli antiproibizionisti per la droga leggera, un rigurgito dei radicali. Ma questa volta non lo facevo dicendo che “Tanto la droga l’assumono ugualmente” ma perché valutavo il problema solo da un lato supponendo che legalizzandola sarebbe diminuita la criminalità. A parte che questo è tutto da dimostrare, non valutavo i “Crimini” che involontariamente può commettere uno che assume certe sostanze anche se chiamate droghe leggere e non pensavo alla distruzione della mente che queste provocano. andresti ad operarti da un chirurgo sotto l’effetto di droga “leggera?” Lo so, c’è chi dice che basta assumerla a casa propria quando non guidi eccetera senza tenere conto che il nostro cervello non è un computer a cui basta cambiare il sistema operativo per svolgere un programma diverso ma che la nostra mente risente delle esperienze svolte e delle sostanze assunte in passato. Una volta che ti sei distrutto la mente e la volontà, con che cosa le sostituisci?
Successivamente ci sono stati altri anni in cui la politica non m’interessava anche perché spesso parla di economia e di lavoro guardando solo al profitto e agli interessi politici senza badare al bene complessivo della persona; inoltre spesso la politica è fatta di aparenti litigi tra partiti che si scannano in televisione per poi magari andare a cena assieme spartendosi “la torta” e ridendo come matti per essere riusciti a prenderci in giro oppure di persone che per convenienza saltano o si alleano da un partito all’altro. hai presente quando Bossi negli anni ’90 diceva “Mai con Berlusconi?” E ti sembra che poi non si sia alleato con lui per anni? Ma se fosse stato solo lui a comportarsi così andrebbe più che bene!
Dagli anni ’90 ad oggi ovviamente sono cambiato come è giusto che sia per chi vive e non semplicemente sopravvive. Anche adesso la politica non m’interessa molto, diciamo che è la politica che mi costringe ad occuparmi di lei. Sì, perché in quest’ultimo periodo il nostro Governo non votato dal popolo è entrato con prepotenza nella vita intima di ognuno di noi emanando leggi, e certamente pensandone altre, che vanno a toccare l’affettività, il nostro fine vita e quello dei nostri cari eccetera. Mi riferisco a quella bruttissima legge sulle unioni civili e all’altrettanto bruttissima legge sulle dat, disposizioni anticipate di trattamento, ossia l’eutanasia travestita da “Lo faccio per il tuo bene”. Non è questa la sede per approfondire questo ed altri argomenti, per cui chiedo solamente: uno Stato e un Governo, hanno il diritto di decidere chi vive e chi muore e come muore? Non ti pare che questa sia dittatura? Del resto il fatto che si pensi d’indottrinare i bambini con il gender, ossia la possibilità di cambiare sesso a seconda delle proprie voglie così come si cambia il cellulare o un vestito qualsiasi, priva d’identità i soggetti delle nuove generazioni che diventeranno dei pagliaccetti controllati dal potere. Sarà una dittatura subdola basata sull’apparente libertà, addirittura la cretina libertà di cambiare sesso, ma che in realtà renderà le persone dei semplici consumatori, fruitori, delle vere e proprie macchine come i robot di -Asimov e forse anche peggio perché almeno quelli non erano programmati per fare il male. L’uomo-robot nascerà da un utero in affitto o da un utero artificiale, potrà avere tre madri e cinque papà ad eccezione dei genitori biologici che non conoscerà mai e potrà cambiare sesso a seconda di come tira il vento. Così l’uomo-robot privo d’identità e magari contrassegnato dal numero y5351p, farà il pagliaccetto per tutta la vita, pardon, durata dei componenti o, meglio, periodo di obsolescenza programmata come gli elettrodomestici, e sarà in balìa di quattro potenti che governeranno il mondo accarezzando l’iphone. Quando non servirà più, esattamente come si fa con un vecchio computer, senza farlo soffrire gli si darà l’eutanasia magari prendendo qualche organo come pezzo di ricambio per i pagliaccetti che i potenti hanno deciso di mantenere in vita, pardon, periodo di attivazione, ancora per un po’. Sono esagerato? Eh, magari lo fossi! Anni fa certe cose erano limitate a poche persone e sembravano lontane dalla realtà comune mentre adesso… Certi problemi etici si comportano come quando parcheggi l’automobile in una strada di montagna apparentemente piana e vicina ad una discesa dimenticandoti di tirare il freno a mano: all’inizio l’auto si muove piano, talmente piano che non te ne accorgi e te ne vai tranquillo per i fatti tuoi. ma l’auto continua a muoversi arrivando pian piano alla discesa con la quale prenderà sempre più velocità mandandola a fracassarsi in un burrone. Noi siamo già in discesa ed è per cercare di fermare l’automobile prima che si fracassi che per il prossimo 4 marzo sto pensando di votare per il Popolo della famiglia. Non so se basterà e non so se manterranno ciò che promettono, per certo so che non posso votare in maniera superficiale come ho fatto altre volte; l’attuale Governo non votato dal popolo ha fatto talmente delle cattive e schifose ed insulse leggi che non posso lavarmene le mani; naturalmente non è sufficiente un voto per cambiare la società, bisogna adoperarsi per far riflettere le persone e lo sto facendo anche con questo post. Il mio blog. norobot.it, significa appunto che gli esseri umani non sono dei robot e che vanno rispettati nella loro interezza.
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