In passato scrivevo che pulizia disco di windows pulisce il disco come potrebbe pulire la casa un cieco ubriaco. Sono passati tanti
anni e questo programma continua a funzionare malissimo, alla faccia dei tanti aggiornamenti e di windows 10 20h2! pratica mi succede questo:
effettuo la pulizia disco cliccando anche sul pulsante Elimina file di sistema in modo da poter rimuovere i file di windows update eccetera; mi trova un certo quantitativo di dati da rimuovere ed eseguo la pulizia. Non dà nessun errore ma mi dà un po’ da pensare la velocità con cui l’operazione si conclude e quindi vado a rifare il tutto scoprendo che non ha tolto niente. A quel punto posso ripetere Pulizia disco fin che mi pare ma quei file da rimuovere rimangono al suo posto, compresi quelli di windows update.
Con una piccola ricerca in rete ho scoperto che non sono l’unico ad avere questo problema e, con risultato nullo, ho provato a mettere in pratica tre soluzioni proposte:
• usare lo strumento per la risoluzione dei problemi,
• fare la scansione con sfc,
• eliminare i file temporanei.
Lo strumento per la risoluzione dei problemi non ne ha visto nemmeno uno; ma siamo sicuri che funzioni per davvero o che non sia solo un qualcosa messo lì a far bella mostra?
La scansione con sfc mi trova dei file di sistema danneggiati che sostituisce e la cosa mi lascia perplesso per quanto segue:
• avviene in due dischi ed è un po’ strano che entrambe le copie di windows si siano corrotte nello stesso momento,
• ma soprattutto uno dei dischi è un ssd con l’installazione di windows 10 che risale solo alla scorsa primavera in cui non ho mai fatto esperimenti ed usato pochissimo.
Praticamente sembra proprio che l’installazione di windows o gli aggiornamenti abbiano creato il problema.
Nota 1: per quanto scrivevo
in passato,
sfc trova sicuramente dei file danneggiati se stai usando outlook express modificato per windows 7 e 10 ma non è il mio caso.
Nota 2: se vuoi eseguire sfc solo per controllare il sistema senza apportarvi modifiche, dal prompt dei comandi aperto come amministratore o con powershell (amministratore), digita:
sfc /verifyonly
In ogni caso, la sostituzione dei file di sistema fatta con sfc ed il riavvio non mi hanno risolto il problema di Pulizia disco e non me l’ha risolto nemmeno la terza soluzione, ossia quella di cancellare manualmente i file temporanei e riavviare in modo da togliere di mezzo quello o quelli che magari creano il problema. Tra l’altro, la messa in pratica di questa soluzione presenta dei problemi perché alcuni file temporanei sono in uso e non si cancellano, mentre altri all’interno delle cartelle presenti nella sottocartella temp non vengono trovati e anche questo mi lascia perplesso. Perché vede dei file da cancellare che poi all’atto pratico non trova? Comunque se vuoi andare velocemente nella cartella dei file temporanei, premi il tasto windows e nella casella in cui cerchi qualcosa digita:
%temp%
e una volta trovata la cartella dai invio.
Oltre alle soluzioni viste sopra, in alternativa a Pulizia disco ho provato ad usare Sensore memoria che, contrariamente al nome, non serve per la memoria ram ma per cancellare dati nei dischi. A parte il fatto che a volte sembra non fare un fico secco esattamente come Pulizia disco, contrariamente a quanto ho letto in rete non mi dà mai la possibilità di togliere le versioni precedenti di windows, ossia il backup che windows esegue quando, ad esempio, fai, o per meglio dire ti fanno fare, l’aggiornamento dalla versione 2004 alla versione 20h2.
In conclusione mi sono tenuto i file da rimuovere ed è stata confermata la mia antipatia per windows 10. Non sono contrario alla tecnologia e al nuovo, ma continuare ad aggiornare un sistema operativo senza risolvere i buchi presenti da anni è come continuare ad abbellire una casa con fondamenta instabili. Sono anche consapevole che a volte trovare gli errori nei programmi è molto difficile, questa è una cosa che ho imparato anch’io che negli anni andati ho scritto solo qualche riga di basic per dos; ma proprio per questo, penso che, se proprio lo si vuol fare, l’aggiornamento di un sistema operativo dovrebbe essere meno frequente e dovrebbe esserci l’obbligo di testarlo e correggerlo prima di metterlo sul mercato. Invece si obbligano gli utenti ad aggiornarlo e testarlo i quali, a parte crash clamorosi, lo testano per niente ritrovando gli stessi errori nel pprossimo aggiornamento.