Panoramica
L’articolo non sostituisce il manuale, lo integra con osservazioni ed informazioni ricavate dall’esperienza personale. Ne Consiglio la lettura anche a chi non prevede di dover usare questo registratore perché in esso potrà trovare informazioni utili per la conoscenza generale in questo settore e un esempio pratico di come un apparecchio non specificamente costruito per i non vedenti possa diventare quasi del tutto accessibile quando vengono adottati dei piccoli e semplici accorgimenti dal costo irrisorio o nullo. Guardando in internet, il codice di questo registratore è contrassegnato con icd-lx30b seguito da altri numeri; non so se la B indichi una versione più recente del registratore o altra cosa. i motivi per cui vale la pena soffermarsi su questo modello di registratore Sony che ormai è agli sgoccioli sono essenzialmente due:
1: è uno dei pochi, o forse l’unico di questa categoria, ad avere l’ingresso per l’alimentatore che tra l’altro è in dotazione;
2: pur non avendo la sintesi vocale, risulta quasi del tutto accessibile a chi non vede grazie a piccoli e semplici accorgimenti.
Per chi non ha esperienza su questo tipo di registratore, segnalo che in internet questi apparecchi sono chiamati registratori vocali e s’intende tutta quella fascia di apparecchi non professionali che hanno la possibilità di registrare da microfono e, in certi casi, di dettare al computer il contenuto della registrazione che viene così trasformato in testo. Sono apparecchi tascabili adatti a studenti e a tutte le persone che devono prendere appunti sonori magari con una certa qualità come nel registratore di questo articolo che ha una risposta in frequenza da 75 a 20.000 hz ma senza arrivare al professionale o semi-professionale. Le prestazioni sono variabili anche a seconda del prezzo che va dai 30 o 40 euro fino a circa 200. Come al solito, a causa dei giochetti commerciali atti ad indurre le persone ad acquistare più di un modello, il prezzo non è l’unico parametro per valutare le prestazioni dell’apparecchio: s’inserisce la caratteristica A nel modello X a scapito della caratteristica B che invece troviamo nel modello Y al quale però è stata tolta la caratteristica C e così via.
Il Sony icd-lx30 può essere messo in tasca ma è un po’ troppo grande per restarci tutto il giorno ed è molto più adatto ad essere utilizzato sopra una scrivania. Le sue carenze sono la mancanza della porta usb, la possibilità di registrare solo in mp3 a 192 kbps e di riprodurre solo mp3 anche se con i vari bitrate tra cui quello variabile. Visto che non si tratta di un registratore professionale, sarebbe stato logico poter abbassare il bitrate in fase di registrazione in modo da far durare maggiormente la sd su cui registra anche se a proposito di quest’ultima in internet sembra che l’apparecchio possa supportare solo quella da 2 giga ma non è vero: oltre a quella da 2 giga in dotazione, finora ho provato con una da 4 gb che funziona egregiamente.
Il volume di registrazione è automatico come tutti i registratori di questo tipo, salvo eccezioni che non conosco, e prende il segnale stereo da due microfoni incorporati oppure tramite la connessione di un microfono stereo o o ingresso linea stereo. Ha un altoparlante incorporato, l’uscita cuffia, l’ingresso per l’alimentatore e naturalmente l’alimentazione con le batterie, anche ricaricabili, che in questo caso sono due di tipo AAA (ministilo).
Un’ottima particolarità di questo registratore è quella di memorizzare automaticamente il punto d’ascolto e e la memorizzazione rimane anche quando si spegne l’apparecchio o si toglie la sd perché le coordinate sono memorizzate nella sd stessa. E’ una cosa molto utile per chi ascolta cose lunghe come un libro parlato, un film audiodescritto eccetera.
I tasti sono ben dimensionati e ciò ne facilita l’uso a quei soggetti con dita grosse o che hanno perso la vista in età avanzata e hanno difficoltà ad abituarsi ad usare il solo tatto. Il play/enter e il tasto volume+ sono contrassegnati da un puntino che troviamo anche a fianco della presa per microfono in modo da differenziarla dall’uscita cuffia che ha le stesse dimensioni. I tasti per la registrazione e la cancellazione sono invece un po’ incassati e concavi e tutto questo facilita l’orientamento nell’apparecchio.
Per default il registratore emette dei segnali acustici, escludibili da menu, costituiti da beep con durata, numero e frequenza diversa a seconda della funzione svolta ed è proprio grazie a questi che ho potuto imparare la maggioranza delle funzioni in pochissimo tempo senza farmi guardare il display. In questo sono stato aiutato dal manuale che, come accadeva per i registratori minidisc Sony, illustra i menu nello stesso ordine con cui apaiono sul registratore. Il manuale in varie lingue, tra cui l’italiano, si trova nella cartella istruction della sd in dotazione che leggerai con un lettore di schede collegato al computer. E’ inoltre scaricabile dal sito Sony ma se usi la sintesi vocale noterai che andando su:
www.sony.it
il sito è… appiccicoso! Premendo tab e le frecce il computer risponde dopo un po’ di tempo e mi ha fatto dire tante di quelle imprecazioni fino a quando… ho cliccato sul link Pausa che con Internet explorer e Jaws trovi quasi ad inizio pagina. Ad andare in pausa non è un segnale audio ma lo scorrimento su schermo di vari link.
In questi registratori l’uso delle batterie è essenziale ed il motivo mi sembra ovvio. Non è altrettanto ovvio che solo in alcuni o forse solo in questo modello ci sia la possibilità di adoperare la corrente elettrica proveniente da una presa a muro. Immagina un periodo in cui il registratore lo usi poco con la conseguenza che le batterie si scaricano rimanendo lì inutilizzate. Arriva il giorno in cui uno ti dà un’informazione via telefono che faresti bene a registrare ma… Le batterie sono scariche… Lo so anch’io che se ce l’hai a portata di mano puoi scrivere le informazioni nel pc ma insomma… Mettere una presa in più e un alimentatore non costa un patrimonio ma visto che la maggioranza di questi apparecchi ha la porta usb, si potrebbe usare quella per alimentarli tramite un alimentatore simile al caricabatterie dei telefonini.
In una pubblicità/recensione Sony si dice che con il modello x non ci saranno più problemi per la durata delle pile grazie alla batteria ricaricabile al litio, che dura molto, e che una volta scarica basterà collegare il caricabatterie e attendere tre minuti perché si possa cominciare ad usare il registratore durante il caricamento della pila. Anche questi tre minuti si potrebbero evitare se la batteria non fosse collegata in serie ma in parallelo all’alimentatore e al registratore. Succede questo: la corrente entra nell’alimentatore e dopo essere stata trasformata in modo adeguato va nella presa del registratore, nella pila e finalmente nel circuito del registratore che non verrà alimentato in modo adeguato fino a quando la pila non raggiunge un minimo di carica per poterlo fare. Al contrario, se l’alimentatore fosse opportunamente dimensionato e collegato in parallelo al registratore e alla pila, una parte di corrente andrebbe a ricaricare quest’ultima mentre un’altra parte andrebbe ad alimentare direttamente il registratore senza aspettare che la pila si carichi. Ma si sa che il profitto non va mai d’accordo con ciò che tecnicamente si potrebbe fare!
Anche se il Sony icd-lx30 è stereo ed ha una risposta in frequenza abbastanza buona, non è particolarmente adatto a registrare rumori dell’ambiente per via del volume automatico. Ad esempio, se hai in mano il registratore e chiudi una porta, il volume di registrazione si abbassa registrandola con il tipico effetto dei registratori con volume automatico. questo modello non contiene antidisturbi che sono invece presenti in altri registratori.
Le istruzioni dicono che una volta tolte le pile l’orologio rimane impostato per circa 20 giorni ma non dicono la tecnica utilizzata per ottenere questa funzione. Può un condensatore per circuito stampato e quindi di piccole dimensioni rimanere carico per tutto quel tempo? A me sembra strano, forse viene adottata un’altra tecnica e se avrò notizie certe te lo farò sapere.
uso del registratore
Una volta tolto dall’imballo, trovi la sd da due gb incollata ad un foglio assieme alle istruzioni ma se non vedi forse ti conviene metterla da parte e per il momento usare una sd contenente dei file mp3 in modo d’avere subito un qualcosa d’ascoltare. Tuttavia non è strettamente necessario perché registrare è facile.
Per chi non può vedere le figure, all’inizio è un po’ difficile localizzare lo sportellino per l’inserimento della sd e per non farti dire un sacco di parolacce come ho detto io ti dirò che si trova proprio sul frontale dell’apparecchio, a sinistra del tasto a slitta hold-power per l’accensione. Per estrarlo bisogna agire sulla scanalatura che viene a trovarsi sul retro del registratore facendo attenzione che lo sportellino, così come quello delle batterie che si trova ovviamente sul retro, resta attaccato al registratore tramite una cinghietta. La sd va inserita come al solito con la tacca per la protezione da scrittura verso sinistra e non è strettamente necessario chiudere lo sportellino se stai facendo solo delle prove in casa e devi toglierla di lì a poco tempo.
Una volta inserite le pile in dotazione, accendi l’apparecchio tramite il tasto a slitta con il quale, per il manuale poco chiaro e l’impossibilità di vedere il display e quindi di sapere immediatamente se il registratore è acceso o spento, nei primi tempi ho fatto confusione tanto che ho messo una rettifica in un articolo successivo che invece riporto di seguito. E’ un tasto a slitta con due posizioni a scatto più una momentanea. Avendo il registratore con il frontale anteriore davanti a te, con la posizione di sinistra si attiva il blocco dei tasti del registratore mentre facendolo scatttare verso destra la tastiera è sbloccata ma non è detto che il registratore sia acceso. E’ possibile spostare ulteriormente ma leggermente il tasto verso destra in una posizione non permanente che serve ad accendere o spegnere l’apparecchio a seconda dello stato in cui si trova (il registratore si spegne anche automaticamente dopo un determinato periodo di inattività).
Nota del 2015: in questo e in tanti altri casi, per chi non vede il display o eventuali led, una radiolina ad onde medie accostata all’apparecchio che si sta provando è utilissima per sapere quando questo è acceso o spento anche quando l’apparecchio non si spegne completamente andando in standby. La radio in onde medie ci darà un rumore differente a seconda dello stato dell’apparecchio.
Un’altro problema del manuale è la collocazione delle parti: forse perché fa riferimento a una figura in cui sono visibili in quel modo, per parte anteriore intende il fianco sinistro, il frontale e la parte superiore dell’apparecchio e fin qui ci siamo abbastanza. Per parte posteriore, oltre ovviamente al retro, il manuale intende anche il fianco destro dove ci sono i tasti Menu ed Erase.
Dopo aver inserito le pile, alla prima accensione appare la finestra per l’impostazione dell’orologio che puoi anche annullare premendo stop (tasto subito a sinistra di rec che riconosci perché incassato). Il manuale non lo dice ma in molti casi oltre a spostarti avanti e indietro con i tasti >next e .prev, puoi adoperare i tasti per lo spostamento all’interno di un brano.
Nota: nel pdf il tasto prev è preceduto da un punto mentre a mio avviso sarebbe logico ci fosse il segno di minore visto che next ha quello di maggiore. Non ho fatto guardare il registratore.
Dalla finestra principale, quando vai avanti sentirai due beep gravi che diventeranno acuti quando raggiungi il file con data successiva. Andando indietro sentirai tre beep gravi che diventeranno due acuti quando raggiungi il primo file di quella data. Purtroppo in questo caso lo spostamento è circolare ma gli si può dare un inizio e una fine in questo modo: mantenendo premuto il tasto di avanzamento, esattamente come prima sentirai due beep gravi quando il registratore si sposta da un brano all’altro all’interno della stessa data e due beep acuti quando il brano cambia di data e poi tre beep acuti ad indicarti che il registratore è arrivato alla fine della sd. Mantenendo premuto il tasto per tornare indietro sentirai tre beep gravi quando lo spostamento avviene tra brani della stessa data e due quando la data cambia ed infine tre beep acuti ad indicarti che sei all’inizio della sd. Succede la stessa cosa quando sei in play e mantieni premuto .prev o >next con l’aggiunta che il primo o l’ultimo file andranno in esecuzione. Nel mantenere premuti i tasti come indicato qui sopra ho notato che qualche volta i beep gravi non li fa ed esegue solo quelli acuti forse perché passa ad un file con data diversa, devo ancora capire bene. Da notare che tutti questi particolari il manuale non li scrive. Sempre in play, premendo ripetutamente .prev o >next si hanno gli stessi beep di quando premevamo gli stessi tasti dalla finestra principale ma una volta arrivati al primo o all’ultimo file si sentiranno tre beep acuti ed il file andrà in esecuzione. Sempre in play, mantenendo premuti i tasti per lo spostamento all’interno di un brano, avrai i soliti tre beep gravi appena inizia lo spostamento all’indietro e un beep acuto quando raggiungi o sorpassi l’inizio del file; due beep gravi e uno acuto quando fai la stessa cosa andando in avanti. Le stesse funzioni possono essere svolte anche dalla finestra principale e quindi senza ascoltare il file. Premendo ripetutamente i tasti per lo spostamento all’interno di un brano dalla finestra principale avrai i soliti tre beep gravi quando vai indietro e uno acuto quando raggiungi o sorpassi l’inizio del file e i soliti due beep gravi e uno acuto quando fai la stessa cosa andando avanti.
Andando in registrazione sentirai un beep grave, due beep gravi quando premi lo stesso tasto per metterla in pausa e un beep grave un po’ più lungo e preceduto da una breve pausa perché il registratore sta scrivendo il file quando premi stop per interromperla.
Il tasto menu fa ovviamente entrare nel menu e la funzione è accompagnata da un beep acuto. Indipendentemente da dove l’abbiamo lasciato, entrandoci ci si trova sempre sulla seconda voce e cioè l’orologio. Sentirai due beep acuti quando esci dal menu o da una voce di menu senza apportare modifiche e un beep acuto lungo quando cambi un’impostazione. salvo eccezioni come l’anno dell’orologio, i menu sono circolari ma la prima voce di ognuno è contrassegnata da due beep acuti mentre tutte le altre ne hanno uno. Nei casi in cui devi scegliere tra sì e no, il sì ha un beep mentre il no ne ha due. Siccome quando non mi arrabbio sono tanto buono, eccoti le voci del menu.
1: re-sort by date (riordina i dati nella scheda),
2: date&time,
3: beep (attiva o disattiva i segnali acustici),
4: language,
5: system information,
6: select input,
7: format.
Premendo il tasto search si sente un beep acuto e lo spostamento con i tasti di direzione non avviene più tra un file e l’altro ma tra una data e l’altra. In questo caso chi non vede può solo conoscere la data più vecchia contrassegnata da due beep acuti mentre tutte le altre ne hanno uno. Premendo nuovamente search si esce da questa funzione e si sentono due beep acuti.
Contrariamente ad altri registratori digitali come l’Edirol r-09, anche chi non vede può cancellare il file corrente visto che il registratore fa sentire ciò che si sta per cancellare. Alla pressione di Erase si sente una R in alfabeto morse, ossia un beep corto, uno lungo e uno corto, cioè punto, linea, punto. E’ la seconda lettera di Erase, la prima sarebbe stata costituita solo da un beep che si sarebbe confuso con gli altri ma non so se la Sony ha pensato proprio alla telegrafia. Comunque dopo questi tre beep va in esecuzione il file che s’intende cancellare e se non si preme niente viene riprodotto in loop come avveniva nei registratori minidisc della stessa marca. Per default siamo su no e quindi premendo Enter sentirai due beep per dirti che non ha cancellato un fico secco. Se davvero vuoi cancellare il file, premi un tasto di direzione selezionando sì, un beep, ed Enter per confermare e l’operazione sarà confermata da un beep lungo. E’ possibile cancellare anche tutti i file appartenenti a una determinata data ma per ciò che ho provato finora mi sembra che questa funzione sia preclusa o comunque difficile da fare per chi non vede… non si può avere tutto dalla vita! Se devi cancellare tutti i file della sd ti conviene formattarla, è una cosa che si fa in un attimo e fattibile anche per chi non può vedere il display avendo però l’accorgimento d’attendere qualche attimo perché l’operazione abbia termine dopo che si è sentito il beep lungo.
Inserendo un jack nell’ingresso microfono/linea si sente un beep perché il registratore va automaticamente nella finestra select input. Per default il registratore è sul microfono, due beep, ma selezionando linea, un beep, la prossima volta che colleghi un jack sarà selezionata quella. In questo caso la pressione del tasto menu non porta all’elenco dei menu come le altre volte ma direttamente alla finestra principale come se avessimo premuto stop.
La prima volta che s’inserisce una sd viene creato il percorso:
\private\sony\voice\001
dove finalmente mette i file. Se l’orologio non è stato impostato, il loro nome è composto da una z, sei zeri ed un numero progressivo (pur non avendo provato, evidentemente gli zeri diventeranno cinque dal numero 10 in poi). Se l’orologio è stato regolato, il nome del file è composto dalla data con l’anno, il mese, il giorno ed il numero progressivo di file di quel giorno. Per chi usa solo la sintesi e non la barra braille la cosa è un po’ scomoda quando si legge la sd con il pc anche a causa del modo assurdo con cui in certi casi la sintesi tratta una successione di numeri. Nella sottocartella sony mette il file capability_01.xml dove evidentemente ci sono informazioni sulla capacità della sd. Nella sottocartella voice mette il file sglistl.msf dove ci sono le coordinate per ritrovare il punto in cui il registratore è stato spento e lo fa anche con file provenienti da altre periferiche memorizzati in radice della sd o su una cartella diversa dal percorso scritto sopra. Dopo aver notato che la mancata impostazione dell’orologio faceva sì che i file avessero la data del primo gennaio 2011, con l’aiuto dei beep e con pazienza ho regolato l’orologio anche se per controllarne l’impostazione dovevo registrare un nuovo file in cui registravo la data e l’orario, togliere la sd e andarla a leggere col computer. Se ci fosse stata la usb…
Quando entri nell’orologio sei nella regolazione dell’anno e premendo Enter vai su mese, giorno, ore, minuti. Quando questi sono a 0 si sentono due beep mentre l’anno ha un menu a termine e mi sembra parta dal 1999 e va un po’ oltre il 2070 quando finalmente avremo una sd incorporata nella testa che funzionerà a 0,7 millivolt, la corrente del cervello. L’unica cosa che mi sono fatto guardare è l’elenco delle lingue. Come pensavo, per default, due beep, il registratore è in inglese ma purtroppo le lingue elencate nel manuale non sono nello stesso ordine in cui appaiono nel menu che invece è il seguente:
inglese (default), spagnolo, francese, italiano, russo o altro con lettere strane, tedesco.
Il manuale non lo dice ma quando la registrazione è bassa, entro un certo limite viene gradualmente alzata. Per avere la certezza assoluta che l’effetto non dipendesse dal volume automatico di registrazione che, ovviamente, entro certi limiti lo provoca, ho registrato un file a basso volume con l’Edirol r-09 e poi inserito la sd nel Sony che mi ha dato il risultato scritto sopra.