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Computer, hardware e software

Semplici appunti per il riparatore di computer


Mi è capitato di vedere un tecnico in difficoltà per togliere una eprom o per aprire una presa da inserire in un quadro elettrico e così via e quindi non stupitevi se quelli che seguono sono appunti molto semplici. Se chi fa per professione un determinato lavoro ha delle difficoltà, a maggior ragione le possiamo avere noi che non apriamo computer tutti i giorni. Se poi ci si aggiunge il problema della vista…
E’ proprio vero che nel campo informatico non si finisce mai d’imparare. Dovevo riparare un computer di una persona e pensavo che la sostituzione dell’alimentatore fosse quasi una passeggiata visto che avevo montato quel componente altre volte ed invece… Ecco gli ostacoli che si possono incontrare. Innanzitutto, come aprire il computer? Oltre alle classiche due viti poste però solo sul panello destro, ogni paratia aveva due gancetti: quello superiore andava tirato verso il basso mentre quello inferiore andava spostato verso l’alto e ovviamente nel richiuderlo andava fatta l’operazione inversa. Una volta tolte le classiche quattro viti dell’alimentatore, il componente rimaneva stranamente al suo posto. Il motivo era che la parte superiore dell’alimentatore aveva delle alette avvitate con due viti alla parte superiore del cabinet e una di queste era scomoda da togliere a causa del poco spazio che in quel cabinet era ristretto e mal distribuito. A questo punto l’alimentatore si spostava ma non si poteva sfilare perché andava a cozzare contro il masterizzatore e non era possibile toglierlo obluiquamente perché sotto di esso c’era un’aletta di sostegno che si protraeva abbastanza verso la parte anteriore del cabinet. Quindi era necessario togliere anche il masterizzatore e per farlo bisognava togliere la mascherina anteriore del cabinet ed ero un po’ titubante per quanto segue.
In quella macchina il drive per floppy era montato là dove di solito si montano gli hard disk e per poter accedere dall’esterno è stata fatta un’apposita fessura verso la parte inferiore della mascherina anteriore del cabinet. In pratica il floppy viene a trovarsi subito sotto alle mascherine mobili del cabinet. Ne consegue che a causa dello spessore il normale pulsante che normalmente viene usato per estrarre il floppy non basta. Sulla mascherina del cabinet c’è il foro per il pulsante e mi chiedevo cosa sarebbe successo a toglierla: il pulsante sarebbe rimasto attaccato al drive o sarebbe venuto via? E se fosse venuto via, poi era facile rimontarlo? Alla fine ho tolto la mascherina grosso modo come abbiamo visto quando ho parlato di altri cabinet ed il pulsante è venuto via assieme ad essa rimanendo però attaccato alla mascherina stessa. Il drive per floppy aveva comunque il solito pulsante e quindi quello esterno era solo un prolungamento, insomma niente di difficile quando lo sai!
Andando a togliere il masterizzatore mi sono accorto che le viti non c’erano e che al posto di esse non vi era nemmeno il supporto tipo Cooler master visto in passato. Ed allora? Dopo un po’ ho scoperto che per toglierlo bastava premere leggermente le due linguette/guide ai lati del masterizzatore dal lato anteriore del cabinet.
Una volta montato il nuovo alimentatore, il problema era il connettore del drive per floppy difficile da infilare correttamente perché incastonato tra il drive e il secondo hard disk che per mancanza di spazio è stato montato in un alloggiamento esterno da 5 pollici (la parte inferiore del cabinet può ospitare solo il drive per floppy e un hard disk). Così ho tolto le due viti che tenevano fermo il drive perché pensavo di toglierlo in modo da infilarci il connettore di alimentazione comodamente. Ma il drive si muoveva solo dalla parte posteriore. Dopo aver sforzato un po’ e dopo essermi accertato che non c’erano altre viti ci ho rinnunciato perché la macchina non era mia e non volevo rischiare di fare danni e quindi non ti so dire come cavolo fosse fissato. Per infilare abbastanza comodamente il connettore del drive ho tolto il secondo hard disk… Insomma, per cambiare un alimentatore ho smontato mezzo computer! Ah, mi dimenticavo che per essere più comodo ho anche tolto, definitivamente, una mascherina antipolvere di quelle viste in passato quando abbiamo parlato dei cabinet che, ti assicuro, non servono a nulla visto che lì di polvere ce n’era talmente tanta…
Smontando l’hard disk ho fatto però una cavolata che a noi non vedenti poi fa perdere del tempo: non ho guardato quanto sporgeva all’interno e quanto spazio c’era tra il componente e la mascherina anteriore del cabinet ed in questo modo non è stato facile ritrovare i fori per avvitarlo. A tale scopo se sei non vedente tienti a portata di mano un vecchio punteruolo che in questi casi ti aiuta moltissimo nel ritrovare la corrispondenza tra i fori del cabinet e quelli dell’hard disk.
Nota per i normodotati: il punteruolo serve ai non vedenti per scrivere in braille ed è l’equivalente della penna o della matita.
Già che c’ero, ho guardato com’erano fissate le schede su slot scoprendo l’unica cosa bella di quel cabinet: non avevano viti ed il supporto in plastica che le fissa è decisamente migliore di quello visto per i cabinet Cooler master per i quali consiglio sempre di adottare la vite per fissare le schede. Il supporto aveva due linguette e bastava premere e tenere premuto quella superiore e tirarlo verso l’alto per liberare la scheda o il lamierino e compiere l’operazione inversa, anche senza premere la linguetta, per rimetterlo al suo posto. Il meccanismo fa sì che la scheda rimanga ben ferma e la cosa è ottima.

Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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