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Sigle degli interruttori, alimentatori per pc e l’importanza di una buona descrizione nei siti di vendita

Un tempo quando era ora di gettare un apparecchio ciò che rimaneva sano era l’interruttore e poco altro; al contrario, da più di un decennio e a causa del materiale scadente, succede che l’apparecchio sia in perfette condizioni ma che a non funzionare sia proprio l’interruttore per accenderlo. E’ il caso ad esempio dell’alimentatore per pc Cooler master silent pro rs-500-amba- d3 con il quale ho avuto questo guasto su due esemplari, uno dopo un anno o giù di lì, l’altro dopo diversi anni ma insomma…

Naturalmente se a guastarsi è l’interruttore di un alimentatore per pc rumoroso e da quattro soldi la cosa fa solo piacere in modo da cogliere l’occasione per cambiarlo; ma visto che il silent pro di Cooler master non costava quattro soldi e soprattutto è un alimentatore davvero silenzioso, quando si è rovinato l’interruttore ho cercato il pezzo per ripararlo anche perché comprandone uno nuovo non è detto che sia altrettanto silenzioso a meno di non acquistarne uno in cui, quando non serve, è possibile disattivare la ventola perché ha dei buoni dissipatori passivi che riescono a dissipare il calore anche quando la ventola non gira come l’Asus rog strix 550g. Inoltre capita che la rumorosità dell’alimentatore per pc non venga inserita tra le caratteristiche tecniche e quindi ti accorgi quanto rumore fa solo quando lo provi a casa e a tale proposito non prendere per oro colato quando nella descrizione ci scrivono “silenzioso”, sì, ma quanto silenzioso?
Per quanto detto fin qui, ho avuto l’esigenza d’acquistare degli interruttori da pannello uguali a quelli che si adoperano negli alimentatori per pc ma non avendo pratica con le sigle che riporterò nel paragrafo successivo e per una cattiva descrizione mi sono trovato in difficoltà sbagliando il primo acquisto e facendomi aiutare da un vedente per il secondo.
Una buona descrizione dei prodotti che si acquistano in rete è vantaggiosa per tutti ma in modo particolare per chi non vede le figure e per tanto sarebbe bene che i vari siti di vendita e chi vende su ebay o altro sito ne tenessero conto. Lo so, per chi vede è assai più facile incollare l’immagine dell’oggetto e basta perché richiede meno tempo ed inoltre la maggioranza delle persone guarda solo l’immagine senza soffermarsi a leggere certi particolari quando sono scritti. Però è altrettanto vero che se i normodotati possono acquistare in internet anche una semplice maglietta, a maggior ragione penso sia utile che anche i non vedenti che non possono spostarsi con facilità tra i negozi possano comprare agevolmente in rete; oltretutto, spesso nei negozi hanno poco o nulla e quando una cosa l’hai ordinata… Inoltre non è facile trovare persone disposte ad accompagnare un non vedente per i negozi perché, anche se è triste dirlo, alle soglie del 2022 per certe persone il cieco non ha esigenze proprie ma è solo un poveretto a cui dare un passatempo tanto perchè se ne stia buono buono fino a sera senza rompere l’anima! Scusate se batto sempre su questo tasto, ma per me una ragione di vita e il sogno che avrei voluto realizzare è quello di un mondo in cui anche i non vedenti e tutti i portatori di handicap fossero considerati persone come tutti gli altri… Ma sto andando fuori del seminato e quindi torniamo agli interruttori come segue.

Alcune sigle utilizate per gli interruttori e i deviatori

Ecco alcune sigle che secondo me vale la pena d’imparare e che sarebbe bene fossero sempre inserite nei siti di vendita quando si acquistano i componenti in oggetto. Per tenerle a mente più facilmente, faccio notare che ogni lettera è l’iniziale di una parola inglese che trovi subito dopo la sigla stessa come segue:
spst=single pole, single throw (singolo polo, singolo contatto; interruttore unipolare; agendo sull’interruttore i due contatti possono essere in continuità o privi di continuità per interrompere il flusso di corrente in un filo; nome inglese=one-Way (una via), nome americano=twho-way /due vie);
Nota: il nome americano potrebbe far pensare ad un interruttore bipolare anche quando in realtà si agisce su un unico polo. Per interrompere o avere continuità su un unico polo sono per forza necessari due contatti e le sigle all’americana tengono conto di questi ma non dell’unico filo in cui agiscono ed è con questo concetto che verranno riportate anche le sigle successive.
spdt=single pole, double throw (singolo polo, doppio contatto); semplice deviatore con un contatto comune, che possiamo considerare centrale anche qualora non lo fosse fisicamente, e che agendo sull’interruttore può alternativamente avere continuità con il contatto di destra o sinistra, anche in questo caso e in tutti i successivi anche quando i contatti citati non lo sono fisicamente; nonme inglese=two-way, (due vie), nome americano=three-way (tre vie);
spco=single pole, centre off (singolo polo, centrale off); chiamato anche: sptt c.o. (single pole, triple throw (singolo polo, triplo contatto; deviatore con posizione centrale priva di continuità rispetto agli altri contatti, ossia off al centro;
dpst=double pole, single throw (doppio polo, singolo contatto); interruttore bipolare, praticamente un doppio spst con un unico meccanismo; nome inglese e americano=double pole;
dpdt=double pole, double throw (doppio polo, doppio contatto); due spdt con un singolo meccanismo, praticamente un deviatore bipolare;
dpco=double pole, centre off (doppio polo, centrale off); oppure: double pole, triple throw (doppio polo, triplo contatto);
nota: per la seconda denominazione non ho trovato la sigla dptt come sarebbe stato logico aspettarsi e non so se viene usata.
Doppio deviatore con posizione centrale off.

Altre caratteristiche

Oltre alle sigle viste sopra, ci sono altre caratteristiche degli interruttori e dei deviatori da tener presente quando si acquistano questi componenti ed è auspicabile che vengano specificate nei siti di vendita; per semplicità, in seguito userò sempre il termine interruttore ma quanto dirò si applica anche ad un deviatore.
Un interruttore può essere da muro con le sottocategorie da usarsi in casa o all’esterno, volante, per quadri elettrici o da pannello oppure, in elettronica, per circuito stampato. Ne ho dimenticato qualcuno? Beh, forse! Ma sto scrivendo degli appunti e non un manuale.
L’interruttore può essere a pulsante, a levetta o con pulsante allungato, ossia quelli in cui si preme la parte superiore facendola rientrare o la parte inferiore sempre facendola rientrare come quello presente nell’alimentatore di un pc desktop. Sempre con interruttore allungato, ci sono quelli non permanenti, ossia quelli che una volta premuti non rimangono nella stessa posizione ma che ritornano alla posizione di riposo non appena li rilasci. In un interruttore da pannello di questo tipo ho trovato la dicitura “bilanciere” che tuttavia non so se si applica solo agli interruttori non permanenti, e quindi ad esempio adatti ad azionare un relè, o anche a quelli permanenti come quelli presenti negli alimentatori dei pc desktop. In un’altra descrizione ho trovato la sigla “rocker” che tradotta alla buona significa curva. Anche in questo caso ho dei dubbi perché non so se rocker si riferisce al fatto che l’interruttore può essere curvato facendo rientrare la parte superiore o inferiore a seconda di come lo si preme oppure se il termine viene usato perché il pulsante dell’interruttore non è dritto ma curvo/concavo come quello di un alimentatore per pc desktop; per entrambe i casi se ne sai qualcosa metti un commento nel blog.
Altre peculiarità di un interruttore sono i volt e gli ampere che può sopportare; con un interruttore che sopporta 220 volt un ampere puoi certamente agire su 12 volt e cinquecento milliampere ma non viceversa (quelli scritti sopra sono solo valori esemplificativi non prelevati da interruttori esistenti).
Oltre a saldarne i fili, gli interruttori da pannello possono essere collegati tramite faston disponibili in varie misure; siccome non ho mai comprato faston perché mi sono stati regalati, non mi sono impratichito nelle misure di questi oggetti che per quanto ne so sono espresse in millimetri; ci sono quelli isolati che personalmente preferisco, e quelli non isolati da usare in apparecchi che scaldano dove ovviamente la plastica o altro materiale si rovinerebbe; ci sono poi dei cappucci in plastica da usare per isolare i faston non isolati ma ovviamente da non adoperare in apparecchi che scaldano. Per crimpare il filo nei faston esistono le apposite pinze.
Tornando all’interruttore, sono altresì importanti le sue dimensioni e a titolo esemplificativo riporto quelle riportate per quello acquistato per riparare l’alimentatore per computer desktop:
corpo=18,8 per 12,9 per 13,8 mm;
altezza sopra il pannello=5,8 mm.
Pur non essendo un esperto di misure millimetriche mi sembrano giuste o comunque abbastanza giuste; invece non mi trovo con quelle dell’interruttore acquistato per caso perché è un doppio interruttore, dpdt, e quindi più grosso e ciò nonostante lo davano con dimensioni di 12 per 17 mm. Beh, vorrà dire che io ho sbagliato l’acquisto ma penso che a sbagliare sia stato anche chi ha scritto questi numeri.



Di Franco (moderatore)

Appassionato di radio ed elettronica fin da bambino, in età adulta mi sono dedicato molto al computer e qui trovi alcune delle mie esperienze con l'aggiunta di temi di attualità che mi sono cari.

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