Certe cose le notavo già in passato e adesso che nella vita quotidiana le due parole che si sentono di più sono crisi e risparmio ci faccio ancora più caso.
Come tanti enti ed associazioni, la biblioteca italiana per ciechi di Monza chiede di donare il 5 per 1000 e non c’è nulla di male. Però, soprattutto in tempi di crisi, per farlo basterebbe una mail senza inviare ai propri iscritti una lettera braille su tre facciate e un foglio a caratteri “normali” il tutto inserito in una busta. Forse non tutti gli iscritti alla biblioteca usano il computer ma la lettera poteva essere limitata a loro risparmiando carta (quella braille costa di più), l’usura della stampante e accorciando i tempi di produzione, d’invio e ricezione del messaggio.
Un’altra cosa inutile, o abbastanza inutile, la fa Rai 3 nel commentare la telenovela “Un posto al sole”. Ma non ci sono film più intelligenti su cui spendere soldi e tempo? Per caso Ho scoperto questo spreco solo qualche sera fa ma probabilmente sono mesi e mesi che c’è e la cosa è senz’altro in relazione alla diffusione del digitale terrestre. Certo è che Un posto al sole c’era già nel ’98 ma penso sia iniziato nel ’97. E se continueranno a farlo fino al 2050, anche i non vedenti potranno sentirsi uguali a quei milioni d’italiani che perdono il loro tempo a seguire una storia così lunga e, da quel poco che ne so, senza senso. Una bella emancipazione!
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