L’anno scorso uno mi raccontava d’aver tentato per ore d’inserire una SIM in un telefonino senza riuscirvi e, giorni dopo, d’essere andato in negozio dove per farla entrare l’hanno dovuta “tagliare”. All’epoca di SIM ne sapevo poco o nulla, e adesso ne so solo un po’ di più, ma ciò nonostante mi sono chiesto: perché “tagliare” una sim? Non si rovina? Ed ho anche fatto questa considerazione: se a non essere in grado d’inserire una SIM fosse un cieco si direbbe: eh, overino, è cieco, come vuoi che faccia? Ma se capita la stessa cosa ad un vedente tutto è normale, anzi no, normale per molti ma non per me! Infatti non ci sono mille modi per far entrare una schedina in un foro e se questa è più grande del foro stesso è naturale che non entri e uno che ci vede lo dovrebbe notare.
Ma naturalmente ognuno di noi ha i propri limiti ed il fatto d’essere bravissimi in una determinata cosa non significa esserlo per tutte e, al di là delle difficoltà specifiche dell’handicap, ciò dovrebbe essere valido sia per i normodotati che per i portatori di handicap… Ah, pardon, oggi col politicamente corretto bisogna dire diversamente abili… come a dire che se fori una gomma dell’auto dici che è diversamente gonfia!
SIM, mini-SIM, micro-SIM,
nano-SIM e note sull’acquisto
SIM è l’acronimo di subscriber identity module, modulo d’identità dell’abbonato. Chi traffica da anni con i cellulari sa bene che la SIM ha un numero seriale che viene associato al tuo numero telefonico e alla tua persona tramite l’attivazione che puoi fare in negozio o da casa collegandoti al sito del gestore telefonico. Tuttavia non tutti i gestori permettono l’acquisto in piena autonomia per i non vedenti; ad esempio, e non so se ve ne siano altri, very mobile richiede l’autenticazione facciale che, per quel che ne so ma che non ho provato a fare, non è possibile svolgere da parte di chi è cieco assoluto. Con iliad basta fornire i dati della carta d’identità durante l’acquisto e darne una fotocopia al coriere quando riceverai la SIM. Un’altra cosa che non so se è valida per tutti i gestori riguarda le agevolazioni per non vedenti e non udenti: queste sono legate ad una determinata offerta che non è detto faccia proprio al caso tuo. Senza fare pietismi, chi ha un handicap ha già di per se delle limitazioni; perché aggiungerne altre anche per l’acquisto di una SIM? Perché tutti possono scegliere l’offerta che desiderano mentre io che sono non vedente devo limitarmi ad una sola? E visto che per me i soldi non sono tutto, ho lasciato perdere le agevolazioni che si farebbe meglio a chiamare limitazioni!
Tutte le schedine in oggetto hanno uno spessore di 0,76 mm, cambiano invece la larghezza e la lunghezza come segue.
Alla metà degli anni ’90 vi erano le SIM con dimensioni di 85,60 per 53,98 mm da tanto tempo non più in uso.
Successivamente sono apparse quelle che per un certo periodo venivano chiamate mini-SIM ma che ormai da tempo vengono semplicemente chiamate SIM, SIM standard o SIM intere con dimensioni di 25 per 15 mm; attualmente questo formato viene usato poco ma tienilo bene a mente perché a volte è indispensabile utilizzarlo non solo per i vecchi cellulari ma anche per gli attuali router con SIM come il tenda 4g680.
Successivamente sono arrivate le micro-SIM con dimensioni di 15 per 12.
Ma la corsa verso il sempre più piccolo non si è fermata lì e sono apparse le nano-SIM con dimensioni di 12,3 per 8,8 mm. Sicuramente vengono utilizzate per il 4g, non so se per lo stesso 4g sia possibile usare il formato micro-sim o addirittura la sim intera e non ho mai acquistato una SIM per i 5 g, come dicevo all’inizio non sono un esperto di queste cose, metto a disposizione quel poco che so.
Oltre all’identità, in una SIM è possibile memorizzare dei dati come ad esempio una rubrica telefonica ed è per questo che la SIM ha anche una sua capacità di memoria che dipende dall’epoca in cui è stata costruita e forse anche da altri fattori.
Tagliare e ricomporrre una SIM in triplo formato
Non so se accade con tutti i gestori, certamente succede con iliad che a luglio 2021 mi ha inviato una SIM 4g in triplo formato e quindi complessivamente nel formato che un tempo veniva chiamato mini-SIM ormai denominato semplicemente SIM o SIM intera come abbiamo visto nel paragrafo precedente. Essendo una SIM per i 4g ed attuale, in realtà si tratta di una nano-SIM incastrata all’interno di due adattatori che ti consiglio vivamente di tenere o di farti dare dal negoziante se vai in negozio anche quando per il tuo cellulare non servono perché ti possono tornare utili per mettere la SIM in un altro dispositivo come ho fatto notare nel paragrafo precedente. Non ho provato a cercare su ebay e dintorni ma un amico mi diceva che gli adattatori non te li dà nessuno e quindi, per lo spazio che occupano, ti conviene proprio tenerli.
Affinché il trasporto vada a buon fine, la sim è Incollata saldamente ad un cartoncino e, anche andandoci cauto come mi era stato consigliato, staccandola può capitare che i tre pezzettini si disincastrino e sia necessario ricomporli per mettere la SIM intera in un router. Soprattutto se sei non vedente, non disperare perché puoi tranquillamente ricomporre la SIM senza chiamare un normodotato che, come sai, ha sempre tanto da fare mentre chi non vede, e ha la necessità di svolgere certe attività con qualche accorgimento in più, per certe persone non ha da fare un tubo! Ecco come procedere.
1) per staccare la SIM dal cartoncino mettiti sopra ad un tavolo in modo che se i tre pezzi si dovessero disincastrare e sei non vedente…;
2) se si sono staccati e sei non vedente, metti il tutto sopra alla parte interna di un coperchio di una scatola metallica o di plastica e lavora all’interno di quel coperchio in modo che se ti cadono non vadano in giro e che siano anche fermati dal bordo del coperchio stesso. Questo è un accorgimento da adottare in tutti quei casi in cui si lavora con oggetti molto piccoli;
3) per sentire meglio, osserva il pezzo più grande che come vedi ha un lato smussato presente anche negli altri due. Se ad esempio metti il lato smussato del primo pezzo in alto a sinistra, i due pezzi più interni ovviamente andranno incastrati con il lato smussato sempre in alto a sinistra e i tre pezzettini dovranno essere incastrati a filo, senza che vi siano bordi, in modo da costituire una schedina omogenea. A tale proposito, nell’incastrare la SIM iliad, i tre pezzettini tendono a non essere proprio a filo ma alla fine ci si riesce anche se penso che un minimo di bordo non vada a compromettere il funzionamento ma a me piacciono le cose ben fatte; questo non succede con un altro adattatore che mi ha prestato un amico di cui però non so la provenienza. Siccome ho svolto questa operazione per poche volte, non so con certezza se sia più agevole incastrare i tre pezzettini partendo dal più grande al più piccolo o viceversa, a me sembra si vada meglio quando si comincia col più grande.
Anche se meccanicamente non divisibile, lo stesso formato di SIM visto sopra ce l’ho in una SIM tim che mi è stata tolta nel 2010 dal nokia e55 brandizzato. A tale proposito, scorrendo i titoli in rete, sembra che in yuoutube vi siano dei video in cui viene mostrato come tagliare una SIM priva di adattatori. Oltre a dover fare il taglio con estrema precisione anche per un discorso meccanico, secondo me per fare una cosa del genere bisogna che il chip sia all’interno della schedina perché in caso contrario si rovinerebbe. Ma non vado oltre perché rischio di dire cose che non so. Certo è che per quel che costa una SIM, se ne hai una intera priva di adattatori ma ti serve un formato più piccolo, ti conviene comprarla.