La procedura illustrata di seguito va bene per xp e windows 7 ad eccezione del passaggio 11, quello in cui setteremo il registro per usare il computer nella modalità ahci, specifico per Windows 7 e facoltativo. Non so se esista una regolazione analoga per xp, certamente non va bene il percorso di registro di windows 7.
Dopo aver collegato un ssd al pc, ovviamente possiamo installare il sistema operativo con la stessa modalità che adopereremo se si trattasse di un hard disk. Tuttavia se hai inserito un ssd in un computer che usi da tempo e quindi hai tutti i tuoi programmi e le configurazioni, rifare tutto è assai scocciante. Forse qualcuno starà pensando d’inserire nell’ssd l’immagine del sistema fatta con Ghost o altro programma ma è una soluzione che va bene solo fino ad un certo punto come risulta dai motivi seguenti:
1: anche se stanno un po’ diminuendo, i costi di un ssd sono ancora piuttosto alti e con molta probabilità la capacità dell’ssd che hai acquistato è minore dell’hard disk. Se l’immagine che desideri ripristinare proviene da una partizione più capiente dell’ssd, l’operazione non andrà a buon fine nemmeno se la partizione da ripristinare contiene una quantità di dati che entrerebbero comodamente nella capacità del nuovo disco e finora con image for dos non ho trovato una soluzione.
Nota del 2015: quanto scritto qui sopra succedeva con l’ssd Corssair ma non mi è capitato con un normale hard disk come puoi leggere
qui
2: ripristinando un’immagine su un disco bianco con Ghost 2003 la partizione non sarà allineata mentre per il buon funzionamento e la durata dell’ssd è necessario che lo sia e quindi dovrai fare l’allineamento in un secondo momento.
Nota: non ho guardato le opzioni di Ghost 2003, ma essendo un programma vecchio penso proprio che non preveda l’allineamento della partizione. Controlla le opzioni che riguardano gli ssd nelle versioni più recenti.
Alcuni ssd Kingston e Samsung, e probabilmente anche altri, vengono venduti con il kit d’installazione ossia un programma che permette il trasferimento del sistema da hard disk a ssd. Sono programmi che non ho mai provato e quindi non so se siano accessibili anche da chi non vede. Possiamo fare la stessa operazione del kit d’installazione dell’ssd usando Aomei partition assistant che consiglio di adoperare sia per l’accessibilità da parte di chi non vede ma anche per il poco tempo che l’operazione richiede. Procedi in questo modo:
1: lascia l’hard disk collegato alla solita presa sata e, se non lo fosse, installa Aomei partition assistant.
2: Collega l’ssd su un’altra porta sata in modo che sia visto dal sistema come secondo disco, va bene anche sata II.
3: avvia il computer ed Aomei partition assistant e seleziona il secondo disco ossia l’ssd.
4: dal menu Procedura guidata scegli Migrare os in ssd o hdd. La prima schermata è solo un benvenuto e quindi premi sul pulsante Successivo.
5: seleziona lo spazio non allocato del disco, che in questo caso corrisponde a tutto lo spazio dell’ssd perché bianco e per chi non vede lo si fa in cursore jaws o con i touch della barra braille, cliccando sulla scritta contrassegnata da un asterisco esattamente come avveniva con il programma di symantec, poi clicca su Successivo.
6: qui è possibile selezionare la lettera di unità, le dimensioni della partizione e lo spazio prima e dopo di essa ma lascia tutto per default. Nell’ipotesi remota che tu abbia un ssd molto capiente e quindi con la necessità di fare più partizioni, lo potrai fare in seguito ridimensionando la partizione esistente e successivamente creando quelle nuove. Come lettera di unità non è possibile selezionare la C perché occupata dall’hard disk e quindi tanto vale lasciare quella che c’è anche perché sarà il sistema ad inserire la C quando sarà il momento e quindi clicca su Successivo.
7: il programma ti spiega cosa fare con l’hard disk e l’ssd e forse la cosa può generare un po’ di confusione ma non preoccuparti che tanto ti dico io come procedere. Clicca su Finito.
8: siamo tornati alla finestra principale, premi Ctrl+invio per Applicare, se vuoi leggi le informazioni a schermo (in cursore jaws per chi non vede), clicca su Procedere e poi su Sì. dovendo trasferire il sistema in uso, il programma lavorerà in PreOs mode come abbiamo visto negli articoli precedenti e alla fine si riavvierà windows usando sempre l’hard disk e per il momento l’ssd sarà solo un secondo disco.
9: spegni il pc e stacca i dischi e poi ricollega ad una porta sata III solo l’ssd (va bene anche sata II ma è più lento), poi riavvia il pc. L’ssd verrà assegnato alla lettera C e verrà installato il driver e quindi dovrai riavviare.
10: se vuoi usare l’hard disk come secondo disco, spegni tutto e collegalo ad una porta sata e poi riavvia. Una volta trasferito il sistema abbiamo collegato un disco alla volta per permettere a windows di assegnare la lettera C all’ssd e di non dare problemi con i driver e fare più riavvii o problemi vari soprattutto se per il trasferimento hai usato una porta sata II (in schede un po’ datate le porte sata III sono poche).
11: facoltativo e solo per Windows 7: l’ssd che ho provato va leggermente più veloce quando il bios è settato in ahci piuttosto che ide. Se in precedenza stavi usando ide e vuoi usare ahci, prima di cambiare le impostazioni del bios bisogna modificare il registro.
Importante: non fare l’operazione inversa, ci ho provato ma windows non parte più.
Con Regedit apri il registro e raggiungi il percorso seguente:
hkey_local_machine\system\currentcontrolset\services\msahci
e poi spostati sulla colonna di destra, Tab per chi non vede, e con la freccia raggiungi la voce Start su cui darai invio e cambierai il valore da 3 a 0 cliccando poi su Ok (raggiungibile con Tab per chi non vede). Chiudi il registro, spegni il computer e riavvialo entrando nel bios dove modificherai l’impostazione del controller su cui è collegato il disco da ide ad ahci. anche se ci fosse la possibilità, non settare tutti i controller in ahci in modo da mantenere delle porte in ide a cui collegherai masterizzatore e vecchi hard disk. Salva e lascia che il computer si riavvii caricando windows.
Nota: ogni bios è un caso a parte e quindi, soprattutto per chi non vede, non posso dare i passaggi per la regolazione. Avendo la fortuna d’avere un bios stampabile e una parallela, dopo averli imparati riesco a fare tali passaggi senza consumare carta braille (oltretutto costosa) e per verificare se ho fatto il settaggio correttamente uso una caratteristica di Gdisk di Norton Ghost 2003: dopo aver caricato il computer in dos, guardo lo stato del disco con il comando:
gdisk 1 /status
in ide Gdisk rileva il modello mentre non lo fa quando il computer è settato in ahci (ovviamente non so se capita con tutte le schede madri, certamente succede con più dischi). Se non hai le possibilità scritte sopra, per cambiare il bios fatti dare una mano da chi vede e, possibilmente, prendi appunti in modo da poter fare la cosa “Al buio” quando ti serve nuovamente in modo da non scocciare sempre per la stessa cosa, guarda che i vedenti hanno sempre tanto da fare mentre chi non vede e ha più difficoltà a fare le cose ha un sacco di tempo da perdere! Se non l’hai capito, ho fatto un po’ di sarcasmo! Quando s’installa windows da zero con il computer settato in ahci il valore di Start che abbiamo modificato è già a 0.
Ci sono altri percorsi con la chiave msahci e la voce Start ma basta modificare quello indicato sopra perché Windows modifichi automaticamente anche gli altri al prossimo riavvio (per lo meno penso avvenga in tale fase, non credo che succeda quando chiudiamo il registro). Faccio anche notare che il registro di sistema settato per funzionare in ahci funziona anche con il bios settato in ide (non so però se nel tempo ci sono disguidi), al contrario il registro settato per funzionare in ide non fa funzionare il sistema se il bios viene settato in ahci.
Se usi programmi dos per il backup e hai l’ssd su sata III e l’hard disk su sata II, indipendentemente dalla priorità di boot e da come windows vede i dischi capita che il dos veda sempre come primo disco quello collegato a sata II e siccome non so se succede in tutte le schede, prima di fare un backup ti conviene guardare con Gdisk o altro programma come vengono numerati i dischi basandoti sul modello e la capacità.