L’articolo che segue non va inteso come pubblicità ad una ditta e nemmeno come un qualcosa per agraziarmi qualcuno; chi un po’ mi conosce o ha letto i miei articoli sa bene che quando serve non le mando a dire! Però penso sia giusto segnalare anche i fatti positivi in modo che possano essere di stimolo per altre persone sia dal punto di vista tecnico che da quello umano.
Sommaria descrizione di un display braille
L’unico scopo di questa poco dettagliata descrizione è quello di far capire grosso modo di cosa sto parlando a chi non ha mai avuto l’opportunità di vedere un display braille.
Display braille, barra braille o riga braille sono tutti sinonimi per descrivere l’apparecchio che alcuni non vedenti adoperano per leggere le informazioni che appaiono sullo schermo di un pc o di un telefonino oppure per leggere dei testi inseriti nella memoria interna o esterna, ad esempio una chiavetta usb, di quei display braille che possono funzionare anche senza essere collegati al pc o al cellulare.
Come dice il termine, questi display usano l’alfabeto braille che si ottiene tramite la combinazione di punti che il non vedente tocca con le dita ma sarebbe meglio dire con il dito indice della mano destra o sinistra; in passato tale combinazione era di sei punti poi aumentata a otto per poter inserire tutti i segni informatici.
I display braille più comuni sono costituiti da una riga con quaranta caselle e quindi possono visualizzare quaranta caratteri alla volta senza che si debba premere un tasto per passare ai successivi o ai precedenti caratteri di un testo. Ci sono poi display braille con ottanta caselle che risultano maggiormente comodi proprio perché possono visualizzare più caratteri senza la pressione di un tasto ma poco vantaggiosi per il prezzo elevato e per l’ampio movimento che il non vedente deve compiere per leggere tutta la lunga riga che stanca parecchio dopo ore di lavoro. Inoltre ci sono display braille con una ventina di caratteri più scomodi perché spezzano una riga di testo in più frammenti ma particolarmente adatti ad essere usati fuori casa per la loro portatilità.
Le caselle viste sopra vengono comunemente chiamate cellette ed ognuna è costituita da otto puntini che fuoriescono dagli appositi fori e dal meccanismo sottostante che li fa uscire e rientrare in modo adeguato. Sopra ai puntini di ogni celletta braille vi è poi un pulsantino che, per dirla in modo poco dettagliato, fa da mouse permetendo di clicare sul simbolo che il non vedente ha sotto le dita.
Usura e riparazione delle cellette braille
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, ciò che si usura in una celletta braille non sono i puntini ma il meccanismo che li fa uscire. Certo, a lungo andare i puntini si sporcano a causa della sudorazione delle mani che s’impasta con i residui di polvere e in certi casi per non star lì a pulirli e a pulire le plachette forellate da cui escono si fa la sostituzione di puntini e plachette anche se non sono questi componenti ad essere consumati.
Il delicato meccanismo che fa uscire i punti di una celletta braille è costituito da otto piccole e sottili barrette che si alzano e si abbassano poste sotto ad ogni puntino; questo meccanismo, così come accade per le gomme di un’automobile che possono essere più o meno buone ma che alla fine dopo tanti chilometri le devi cambiare, a lungo andare si usura e non fa più uscire il puntino posto sopra di esso oppure lo fa uscire poco o lo fa diventare “fiappo” nel senso che appena lo tocchi tende a rientrare ostacolando la lettura.
Facendo sempre il paragone con le gomme di un’automobile, quando le devi sostituire il loro prezzo è relativamente basso rispetto al costo totale dell’auto e ti conviene cambiarle anche se il veicolo ha diversi anni. Al contrario, l’elevato costo di una celletta braille fa sì che se le devi cambiare tutte ti vengono a costare più che comprare un display braille nuovo.
Oltre che per l’usura, capita che una celletta si guasti per un difetto di produzione come penso sia capitato a me con l’ultimo esemplare di display braille mb408l che mi sono fatto costruire quando ormai non era più in produzione. Visto che sono ventotto anni che adopero i display braille e quindi ho una certa esperienza,sono sicuro che i pezzi erano nuovi ma evidentemente c’è stato un problema di fabbricazione per il quale ho già fatto tre riparazioni: la prima in garanzia, la seconda con la garanzia scaduta da mesi ma che comunque non mi hanno fatto pagare e quindi ringrazio, e poi l’ultima che è l’oggetto di questo articolo.
Quando una celletta braille si guasta con poche ore di lavoro, spesso a rompersi non è tutta la celletta ma solo una parte di essa costituita magari da un solo puntino e ciò può avvenire in due modi:
• Il puntino non esce
• il puntino esce poco quando il display è appena acceso oppure quando durante la lettura quel determinato puntino non viene usato per un po’ di tempo e, come se fosse un condensatore che si carica, fuoriesce completamente lasciandolo attivato per un po’ di tempo.
Naturalmente anche se dopo un po’ di tempo un determinato puntino va a posto, non è il caso di lasciarlo così sia perché il guasto tenderà ad aggravarsi nel tempo e sia perché in fase di lettura non possiamo star lì ad aspettare che il puntino si decida a far capolino! Tra l’altro, se leggi delle parole fai presto a comprendere quella con una lettera sbagliata ma se lavori con i numeri un puntino in meno significa un numero diverso con tutto ciò che questo comporta.
Con i guasti visti sopra, finora mi erano state sempre sostituite cellette intere anche quando era un’unica barretta a non funzionare e se la cosa fosse avvenuta anche questa volta avrei speso parecchio visto che il guasto era su sei caselle. Avrei fatto comunque la riparazione perché a me il display mb408l interessa molto perché pur essendo obsoleto per il tipo di memoria usata e per le dimensioni fisiche, oltre a funzionare con windows e linux permette d’adoperarlo con freedos. Lo so, il dos è superato e fuori moda ma a me interessa sia per ripristinare il sistema con image for dos che per leggere testi con il solo braille, cosa che risulta più scomoda con windows. Inoltre trovo assurdo che un non vedente debba spendere migliaia di euro per un display braille che poi non gli permetterà di leggere del semplice testo come appare con il vecchio dos… Roba da matti! Questo non succede alle persone che possono guardare il monitor, un apparecchio che un tempo usava la vga mentre adesso adopera, ad esempio, l’hdmi ma che continua a funzionare anche con il dos. Quindi ho contattato
ausiltech
per la riparazione e sono stato piacevolmente sorpreso nell’apprendere che potevano essere sostituite anche le singole barrette di una celletta braille abbassando così il costo dell’intervento tant’è che all’inizio pensavo ci fossimo spiegati male. Ho fatto sostituire sei barrette poste in sei diverse cellette e ogni barretta costa dodici euro e cinquanta centesimi per un totale di 75 euro compresa la manodopera, trasporto escluso. Lasciando perdere le persone che non vogliono spendere un euro, a me sembra un prezzo assai ragionevole soprattutto se penso a quanto avrei speso nel cambiare sei cellette intere. Se quella da me sostituita è l’ottava parte del meccanismo di ogni celletta, a cambiare tutto il meccanismo avrei speso cento euro per celletta con un totale di seicento euro!
Finora la riparazione risulta valida anche dal punto di vista tecnico anche se sinceramente non so come sia stato possibile cambiare le singole barrette ma se l’hanno fatto è ovvio che in qualche modo è fattibile! Nel lontano 2007 un amico mi ha dato delle cellette braille guaste che sembrano della baum. Per come le osservo io, non mi sembra possibile sostituire la singola barretta però… Inoltre non so se la sostituzione fatta da ausiltech è fattibile in più modelli di display braille; ma visto l’alto costo delle cellette braille, sarebbe bene che qualcuno pretendesse che i nuovi modelli venissero costruiti con la possibilità di sostituire le singole barrette in modo d’abbassare i costi per la manutenzione.