In generale
Auna è una ditta tedesca che produce apparecchiature audio come amplificatori, radio, microfoni eccetera presso la quale possono acquistare anche i privati dal sito in italiano:
www.auna.it
Nel sito la connect 150 2.1 è classificata come radiosveglia e se fosse solo quella non avrebbe tanto senso perdere del tempo a parlarne soprattutto a chi non vede perché, non essendo parlante, la sveglia ovviamente è inaccessibile ad un non vedente. Ma la connect 150 2.1 offre cose assai più interessanti di una sveglia e soprattutto per chi non può guardare le figure in internet dico che si presenta come una piccola cassa amplificata 2.1 larga una ventina di centimetri con quindici centimetri di profondità ed analoga altezza e un peso di 2,2 kg. A parte il display e poco altro, il contenitore dell’apparecchio è di legno con un altoparlante a sinistra, uno a destra e quello per i bassi in alto con il foro per il bass reflex sul retro. Oltre al display e cinque tasti lunghi e stretti, sul frontale troviamo due manopole di metallo e a scatti che possono anche essere premute esattamente come la manopola ams dei registratori minidisc o dei cd-recorder della Sony. L’antenna telescopica è inserita nella classica posizione di tutte le radio. La connect 150 non funziona a batterie e sul retro, oltre all’interruttore per accendere l’apparecchio e la presa per l’alimentatore in dotazione, troviamo una porta usb 2.0, una presa per la connessione ethernet lan rj-45 (quella che trovi nei pc), tre prese jack stereo da 3,5 mm ossia l’uscita cuffia, l’ingresso analogico per amplificare telefonini o altro, l’uscita analogica a volume fisso per amplificare l’apparecchio con la disattivazione degli altoparlanti interni. Oltre alla connessione di rete via cavo che serve a ricevere le radio da internet ma anche per trasmettere la tua musica in una rete domestica, la connect 150 2.1 può svolgere le stesse funzioni tramite rete senza fili con standard 802.11 g/n e quindi con una velocità massima di 300 mbps (più che sufficente per ricevere e trasmettere musica). La rete senza fili accetta le protezioni wep, wpa e wpa2, protezioni che trovi anche nel settaggio dei router, e oltre alla connessione manuale accetta il wps (wi-fi protected setup), ossia la possibilità di collegare due dispositivi senza dover inserire le impostazioni di password eccetera semplicemente premendo il tasto wps del primo dispositivo e successivamente, ed entro un tempo stabilito, lo stesso tasto del secondo apparecchio e la cosa è particolarmente vantaggiosa per chi non può avvalersi del display per fare queste cose.
Attenzione: nei router, oltre alla possibilità di premere il tasto fisico dell’apparecchio, entrando nel setup trovi anche quella di poter premere un tasto software e ciò può essere utile a chi non vede per poter monitorare lo stato del collegamento tramite… la sintesi vocale tanto utile ma altrettanto schifosa! Inoltre, nel caso della connect 150 2.1 non c’è un vero e proprio tasto wps, semplicemente si dà l’ok premendo la manopola con cui si accede ai menu.
Alla porta usb è possibile collegare una chiavetta per ascoltare la tua musica su file mp3, wma, wav, aac e flac. Riceve dab e dab+ banda III da 170 a 240 mhz e l’fm da 87.0 a 108 con funzione rds (faccio notare che spesso le radio non partono proprio da 87.0). Se ci fossero anche le onde medie, che qui in Veneto stanno risorgendo, sarebbe davvero completa! Possiede un equalizzatore con presets impostati in fabbrica a cui è stato assegnato un nome come flat (suono piatto), jaz, rock, film eccetera e la possibilità di crearne uno personalizzato e naturalmente d’ascoltare la radio senza l’uso dell’equalizzatore il quale tra l’altro funziona solo con gli altoparlanti interni e l’uscita cuffia mentre l’uscita linea non ne viene influenzata ed è bene sia così.
Nota: c’è una voce di menu dell’equalizzatore che non mi è chiara e quindi oltre alle informazioni scritte sopra ve ne potrebbe essere qualche altra.
La sveglia è con buzzer (cicalino) o radio e funzione snooze (sonnnellino). Il display è su più righe con possibilità di regolarne il contrasto e le scritte in varie lingue tra cui l’italiano (per default è in inglese). C’è la possibilità di memorizzare 10 stazioni dab e 10 stazioni fm e di accedervi tramite i numeri da 0 a 9 del piccolo telecomando in dotazione alimentato dalla batteria a pastiglia cr2025 che ovviamente svolge anche le altre funzioni della radio. Probabilmente si possono memorizzare anche 10 radio via internet ma la cosa non l’ho ancora potuta verificare. C’è un piccolo manuale in tedesco ed inglese. Il tedesco proprio non lo capisco e quindi su tale sezione non mi pronuncio; per quel poco che capisco l’inglese ma anche a detta di una persona che lo capisce meglio di me, la parte del manuale in tale lingua è scarna e fatta male e quindi il libretto si è rivelato quasi inutile.
Obiettivi dell’acquisto, storia e risultati delle prove
Questo blog non è tecnica raccontata in modo asettico privo di umanità. Inoltre, pur tenendo presente che spesso mi perdo in un bicchiere d’acqua e che a volte non so fare cose che altri sanno svolgere benissimo, tra gli obbiettivi del blog c’è anche quello d’indicare a chi non vede il modo per svolgere certe cose in autonomia e di far notare ai normodotati quali sono le difficoltà vere e non presunte di chi non vede. E’ con questo spirito che t’invito a leggere il paragrafo seguente, cosa che dovresti fare anche per tutti gli articoli. Riuscivo invece ad amplificare un dispositivo collegato all’apposito jack e ad usare un po’ l’equalizzatore di cui non mi era però tutto chiaro e che funziona solo con gli altoparlanti interni e le cuffie ma non sull’uscita linea (ed è anche logico e giusto che sia così). Una delle cose che faccio assai spesso contravvenendo alla mia volontà è quella di aspettare, aspettare, aspettare. Ed è così che per guardare altre cose di questa radio ho aspettato fino al 30 dicembre 2015 ed è già una grazia aver trovato qualcuno che mi abbia dato una mano anche se non in maniera esaustiva tanto che per completare la sperimentazione di questa radio dovrò ancora aspettare, aspettare, aspettare… Che palle! Siamo riusciti a riprodurre file con la usb ed ho scoperto che una delle strade che avevo preso per farlo da solo era giusta ma non ci riuscivo perché c’erano dei passaggi in più per poterlo fare che io non svolgevo e che tra l’altro potevano essere evitati se la radio fosse stata programmata con un software più performante. Mi sono stati registrati diversi menu, quindi me ne mancano alcuni e di altri dovrei rivedere qualcosa. Quelli che hanno un sottomenu sono contrassegnati dal segno di maggiore. Abbiamo provato a connettere la radio tramite wps per ricevere le radio da internet ma non ci siamo riusciti e siccome in seguito avrò problemi con il router, attualmente non sono certo che il mancato collegamento dipendesse dal router, dalla radio difettosa o altro. Che i menu fossero circolari l’avevo già intuito come del resto avevo già capito che una volta entrato in un menu la radio agisce sempre sulla prima riga del display indipendentemente da ciò che è stato selezionato in precedenza e il 15 ottobre con mia madre avevo capito che i menu sono a tempo, se non fai un accidente dopo un po’ ritorni alla pagina principale (non so bene se nel caso di un sottomenu si ritorna al menu o direttamente alla schermata principale). . Inoltre avevo già sperimentato che spegnendola in una determinata modalità, ad esempio dab, la radio riparte con quella. Con la persona vedente non sono stato lì a provare, ma sperimentando da solo ho notato che in certi casi il menu circolare, apparentemente scomodo, può essere utile come segue: immagina di dover selezionare una delle ultime voci di un menu. La manopola ha scatti poco pronunciati ed è facile che nel contarli ne salti qualcuno andando ad agire sulla voce sbagliata. Per ridurre le possibilità di errore è meglio avere poche voci da scorrere. Girando la manopola in senso antiorario si va ad agire sull’ultima voce del menu e se per esempio devo selezionare la penultima di una lunga lista torna comodo partire dall’ultima invece della prima. Per chi non vede sarebbero certamente di aiuto dei bep che, a seconda del numero e della durata, ci indicassero dove siamo così come abbiamo visto fare dal registratore Sony icd-lx30 e la cosa sarebbe anche rimediabile visto che la radio ha già il cicalino per la sveglia e che il software è aggiornabile. Purtroppo attualmente non ho raggiunto l’obbiettivo di connettere la radio ad internet e mi dispiace assai. Al contrario la persona che mi ha dato una mano dice che tanto a me quella cosa non serve; Figurati! Era il motivo principale per cui ho fatto l’acquisto, e ciò dimostra come nella vita quotidiana di tutti i giorni e nel 2016 molti normodotati conoscano assai poco le esigenze di chi non vede. Mi dimenticavo una cosa: pur non essendo previsto dal manuale, ho sperimentato e constatato che funziona anche collegandovi un lettore di schede potendo così riprodurre file contenuti, ad esempio, in una sd.
Ho acquistato l’Auna connect 150 2.1 per due motivi:
1: provare il dab,
2: vedere se una volta imparati i menu, da non vedente potevo ricevere in autonomia le radio via internet senza usare il computer, ad esempio con tapin- radio, o altro dispositivo con sintesi vocale che per il sottoscritto è particolarmente scocciante soprattutto quando si ascolta musica o del semplice parlato ed in modo particolare la sera quando sono stanco
Attenzione: quando dico d’usare l’apparecchio in autonomia non pretendo di farlo al cento per cento, con gli opportuni accorgimenti intendo poter fare quelle cose che un non vedente può svolgere così come accade, ad esempio, per la televisione che ovviamente non vediamo ma che entro certi limiti e con qualche accorgimento e un pizzico di aiuto è fruibile anche da chi non vede. In questi casi l’ideale sarebbe poter contare su una persona che, con un po’ di buona volontà e nel considerarti alla pari e non un soggetto che al massimo svolge un lavoro tanto perché venga sera, ti illustri i menu in modo da non dover andare proprio alla cieca e per tentativi. Purtroppo non ho questa situazione idilliaca e quando chiedo in giro un aiuto del genere sembra che stia domandando la Luna!
Il 15 ottobre 2015 mi è arrivata la connect 150 2.1 e nell’aprire il pacco la prima impressione è stata buona. Dopo averla un po’ esplorata e collegata all’energia elettrica, non vedendo scritte e display mi sono messo a provare a caso e dopo un po’ di tempo mi sono incavolato come una peste: di ricevere le radio via internet non ci pensavo proprio anche perché non sapevo o non ricordavo che l’apparecchio era provvisto di wps e quindi pensavo che per poterlo fare avrei avuto per forza bisogno di una persona che mi indicasse dove inserire manualmente l’indirizzo ip eccetera. Che il dab non si ricevesse… be’, insomma… Ma che da una radio non riuscissi neppure a tirar fuori il normale segnale fm per me era troppo e mi sono incavolato come una peste per tutto il resto del pomeriggio/sera. In tarda serata mia madre mi ha chiesto se volevo che provasse a guardare qualcosa e, con speranza quasi nulla e con la consapevolezza che fa quel che può e che il display in inglese per default di certo non l’aiutava, tanto per tentare le ho detto di sì. Così oltre al nome dei tasti ho scoperto che per default la radio andava in cerca della rete wi-fi e che i menu erano a tempo. Purtroppo per mia madre i menu hanno solo scritte, a chiederle su quale ci si trova è come domandare ad un ubriaco bendato fatto girare su se stesso per dieci volte dov’è in quel momento! Così ho immaginato, ed era giusto, che una volta premuto il tasto mode la radio agisse sulla prima riga del display e che spostando di uno scatto la manopola andasse progressivamente sulle altre. Una volta arrivato sulla riga che presumevo fosse l’fm e premuta la manopola per ok, la radio si è messa a cantare a squarciagola… Chissà se ha svegliato mio padre facendogli tirare un porco! Adesso era certo che pur essendo a scatti, la manopola di sinistra serviva per il volume, non ricordo quando ho notato che premendola mette l’apparecchio in standby da cui lo si riporta in vita piena con una nuova pressione. Inoltre anche per la semplice fm quando si accende l’apparecchio con l’interruttore sul retro la radio comincia a suonare dopo una trentina di secondi, cosa che non sapevo e di cui non tenevo conto in precedenza. La mattina seguente ho provato il dab senza riuscirci perché non ricordavo bene i menu. Il pomeriggio del 16 ottobre con un occhio di mia madre ho ascoltato il dab per la prima volta che di primo achito non mi ha impressionato più di tanto (per le considerazioni specifiche vedi l’articolo seguente). All’inizio ricevevo pochi canali e non so nemmeno io perché li ricevessi visto che oltre a non fare la sintonizzazione manuale non facevo nemmeno quella automatica, tutte cose che non sapevo fosse necessario fare e che scoprirò solo il 30 dicembre quando ho avuto una persona che mi ha guardato il display. In seguito, smanettando a caso, riceverò più canali probabilmente perché senza saperlo ho fatto la sintonizzazione automatica. Successivamente da mia madre mi sono fatto dettare i tasti del pannello frontale e quelli del telecomando tralasciando i simboli che non capiva (alcuni poi li ho capiti da solo trafficando). L’unico menu che ho letto con mia madre è stato quello a cui si accede con il tasto mode, volutamente non le ho fatto guardare menu e sottomenu in inglese delle altre schermate. Con quel poco che avevo sono riuscito a mettere i canali in memoria e ad orientarmi un po’ tra i canali dab e ad avere qualche punto di riferimento. Ad esempio, oltre che dal fruscio, l’fm è riconoscibile per il comportamento della manopola dei menu: spostandola di uno scatto la sintonia cambia di poco mentre quando si è nel dab il canale cambia ma la sintonia rimane invariata fino a quando non si dà l’ok premendo la manopola. Tralasciando alcune cose sul dab che vedremo nell’articolo successivo, quello che mi ha fatto incavolare nuovamente, ma questa volta un po’ meno, è stato di non riuscire a riprodurre dei file su chiavetta tanto che mi era venuto il dubbio che la usb non funzionasse. Per certo sapevo che l’alimentazione arrivava perché, anche se non a sufficienza per un uso corretto, faceva muovere i dischi autoalimentati da un tera ma questo non significava che l’interfaccia funzionasse del tutto.
Nota: quando dico che i dischi non si muovevano a sufficienza intendo che dal rumore senti quando un hard disk gira alla solita velocità ed in modo omogeneo.